
La Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana si dice profondamente scossa da quanto sta accadendo in Ucraina, per questo motivo ha deciso di intraprendere delle azioni rapide e precise a favore dei giovani musicisti rifugiati al fine di permettergli di continuare a studiare musica. Lo rende noto la Fondazione con un comunicato stampa.
Le dichiarazioni della direzione
“È con orrore e profonda preoccupazione che seguiamo quanto sta succedendo in queste settimane in Ucraina. Crediamo fermamente che i conflitti politici vadano risolti attraverso la via diplomatica, non con aggressioni militari, violazioni eclatanti del diritto internazionale e dei diritti umani” ha dichiarato Christoph Brenner, Direttore Generale della Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana. “Il Conservatorio della Svizzera italiana e i suoi tre Dipartimenti – Scuola di Musica (SMUS), Pre-College (PRE) e Scuola universitaria di Musica (SUM) – promuovono valori quali il dialogo, la convivenza pacifica e la tolleranza. Siamo quindi solidali con la popolazione ucraina e con i moltissimi russi e bielorussi che non vogliono questa guerra” hanno aggiunto Luca Medici e Fabio Favoroso, membri della Direzione di Fondazione.
Le azioni a favore dei rifugiati
Fra le azioni deliberate dal Conservatorio in favore dei giovani musicisti ucraini comprendono cinque posti Bachelor/Master a partire da settembre (senza fatturazione) presso la SUM (Scuola Universitaria di Musica), cinque posti invece presso il Pre-College (anche qui senza fatturazione e a partire da settembre) in cui è però dapprima richiesta un’audizione strumentale/vocale. La SMUS (Scuola di Musica) mette invece a disposizione fin da subito, senza fatturazione e nei limiti della disponibilità di docenti e studenti di pedagogia, quanti più posti possibile per attività strumentali, vocali e orchestrali per allievi ucraini rifugiati. Questa metterà anche subito a disposizione gratuitamente 15 posti per i cori della Scuola, e nel caso il numero di musicisti ucraini interessati dovesse salire verrà presa in considerazione la creazione di un coro destinato unicamente ai musicisti ucraini, con l’obiettivo di creare una piattaforma d’incontro per bambini e adolescenti rifugiati.
Fra le azioni rientra anche il coinvolgimento di musicisti ucraini da stipendiare, così come la creazione di un fondo a favore di allievi e studenti ucraini, russi e bielorussi vittime della politica dei loro rispettivi governi. Infine verranno organizzati concerti di beneficienza a favore delle vittime della guerra e del fondo della Fondazione; il primo concerto (“Mavra”) è previsto per il 3 aprile.
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