
Archiviata una stagione difficile da un punto di vista meteorologico, i gestori delle principali stazioni sciistiche ticinesi non si scoraggiano e guardano già al futuro. In queste settimane stanno infatti lavorando a un progetto nato dalle ceneri di “Inverno in Tasca”, la carta unica per sciare in tutto il Ticino naufragata qualche anno fa. L’idea sul tavolo è ancora quella di creare un abbonamento unico ma con diverse modalità d’utilizzo, sfruttando maggiormente la tecnologia. “Si potrebbe ad esempio scegliere se acquistare una carta valida in ogni stazione per 10 volte, oppure una stagionale”, spiega il presidente dell’Associazione Denis Vanbianchi a Ticinonews. “È uno degli obiettivi che il Cantone ha determinato per noi gestori di impianti per i prossimi anni, oltre al fatto di destagionalizzarsi”, aggiunge.
Un centro di competenza per il marketing
Non solo. Il progetto prevede anche la realizzazione di un centro di competenza per il marketing. Al momento è in corso uno studio di fattibilità, finanziato in gran parte dal Cantone. Si tratterà poi di coinvolgere le stazioni minori, l’Ente regionale di sviluppo, il mondo del turismo. L’obiettivo è proporre qualcosa di concreto già dal prossimo autunno.
Cannoni da neve meno inquinanti
Detto del futuro imminente, guardando invece al recente e asciutto passato Denis Vanbianchi, direttore della stazione di Campo Blenio, preferisce osservare il bicchiere mezzo pieno. “È vero che abbiamo potuto aprire solo parzialmente, ma questo ha comunque permesso di far divertire i bambini, offrire corsi con la scuola di sci e portare a Campo Blenio tanta gente, fondamentale per le attività economiche della valle”. Fondamentali anche i cannoni per l’innevamento programmato, non esenti da critiche. “Sempre più stazioni si dotano di cannoni da neve che non inquinano”, precisa ancora Vanbianchi. “Hanno chiaramente il difetto di consumare molta energia ma il loro contributo per noi stazioni è determinante”.
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