
La Diocesi di Lugano e alcuni abitanti di via Cattedrale hanno inviato una raccomandata al Municipio di Lugano, tramite l'avvocato Stefano Camponovo, per chiedere il ripristino della legalità nel palazzo di via Cattedrale 11 che da oltre un anno ospita il centro culturale Turba.
Secondo l'avvocato, come si può leggere su LiberaTV, la licenza edilizia rilasciata dal Municipio di Lugano va considerata nulla, in quanto la Diocesi non ha avuto la possibilità di opporsi malgrado sia proprietaria di edifici confinanti con il Turba. Il legale chiede quindi che il caso venga trattato con una procedura edilizia ordinaria e non semplificata.
L'avvocato sostiene inoltre che "sotto le mentite spoglie del circolo culturale" è stato creato in realtà un esercizio pubblico per almeno 50 persone, "in dispregio delle normative vigenti". I locali, aggiunge, sarebbero "manifestamente inadeguati".
"Gli abitanti del quartiere sono spazientiti e non comprendono l’immobilismo del Municipio" scrive ancora l'avvocato. "Eppure la polizia cittadina è intervenuta in loco decine (!) di volte, sempre constatando una situazione di disturbo. I relativi rapporti sono stati senz’altro redatti ma non hanno trovato riscontro."
Il legale chiede infine che il caso sia trattato "con l’astensione di tutti i municipali che hanno o potrebbero avere un legame con la situazione, per parentela con la proprietaria del fondo, e per essa il suo amministratore, o per partecipazione, anche solo come socio, al suddetto circolo culturale."
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