Lugano
Tutto quello che c'è da sapere per diventare soccorritore volontario
© Demaldi
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Redazione
un anno fa
Come si diventa soccorritori volontari? Cosa significa ricoprire questo ruolo? Ticinonews ne ha parlato con Valentina Ziella, responsabile risorse umane della Croce Verde di Lugano.

La Croce Verde di Lugano è alla ricerca di nuovi soccorritori volontari. Per le persone interessate è prevista una serata informativa che si terrà il 6 febbraio. Ma cosa comporta questo ruolo? Ticinonews lo ha chiesto alla responsabile risorse umane della sede di Lugano Valentina Ziella.

Come si diventa soccorritori volontari? Chiunque può presentarsi e dire "sono a disposizione"? Non c'è un limite d'età?

“L'importante è che si sia maggiorenni, per il resto chiunque può candidarsi e presentarsi come potenziale soccorritore volontario. Purtroppo una volta compiuti i 65 anni l'attività deve essere interrotta e quindi, siccome il volontariato è un'attività richiede del tempo per essere svolta bene, non possiamo evidentemente reclutare delle persone che sono vicine all'età del pensionamento da volontario, perché sarebbe un po' un peccato per loro. Noi accogliamo tutti e poi discutiamo assieme al candidato”.

Cercate nuovi soccorritori volontari perché c'è carenza?

“Cerchiamo per supplire a quello che è il naturale turn over del nostro gruppo. Cerchiamo volontari con una certa regolarità e proponiamo un corso di formazione con cadenza circa annuale”.

Rispetto al passato, c'è interesse per questo ruolo? Perché è un ruolo impegnativo, senza nulla togliere ad altri volontariati. Si tratta di andare a soccorrere delle persone in difficoltà. Ci vuole quindi anche una certa predisposizione, giusto?

"È un volontariato impegnativo, sia come tipo di attività sia come impegno in termini di tempo, perché deve essere fatto in modo molto constante, dato che le competenze devono essere mantenute. Non è quindi un’attività saltuaria, che si può fare una volta ogni tanto. L'interesse però è sempre stato estremamente importante. Noi non abbiamo mai fatto fatica a reclutare nuovi soccorritori volontari, tanto che a volte dobbiamo fare delle scelte perché non possiamo formarne troppi. Di conseguenza, ci sono anche persone che magari attendono un paio di anni prima di poter accedere al corso”.

Che cosa fa un soccorritore volontario? Quanto tempo è impiegato?

“Il compito principale è quello di assistere i soccorritori professionisti, gli infermieri e i medici che lavorano nell'extra ospedaliero. L'impegno è importante nella misura in cui ci sono circa 250 ore di servizio richieste all'anno. In cifre, possiamo tradurlo in tre turni al mese per un totale di circa 20 ore al mese. Tra notti e turni diurni lunghi e talvolta qualche turno serale, direi che l'impegno è importante”.

Aggiungo un aspetto: sicuramente se una persona fa il volontario dovrà pur guadagnare qualcosa, e quindi avrà un’attività professionale sua. Come fare a conciliare le due cose, visto che i volontari sono operativi specialmente in ore notturne e questo può quindi avere delle ricadute sul proprio lavoro?

“Questa è la sfida che oggi ci troviamo ad affrontare, al punto che le notti sono state sospese per i volontari nei giorni infrasettimanali perché non erano più conciliabili con il lavoro. Le notti sono il venerdì sera, il sabato sera e rispettivamente i giorni prima dei festivi. Nonostante questo, conciliare le due cose richiede un grande sacrificio. Sacrificio che i nostri volontari fanno regolarmente, ma che ci rendiamo conto essere importante”.

Sono maggiorenne ma ho paura del sangue, posso dare comunque una mano in qualche modo o è meglio se non spedisco neppure l'email?

“Chi è incuriosito può mandare comunque scriverci per mail. Negli anni noi ci siamo accorti che, bene o male, le persone che hanno paura del sangue, o sono facilmente impressionabili, non si avvicinano spontaneamente alla nostra realtà, ma scelgono magari un altro tipo di volontariato. Ce ne sono molti estremamente gratificanti e interessanti. Di solito chi si avvicina a noi è qualcuno che si è già auto-analizzato”.

È previsto un rimborso spese per i volontari?

“È previsto solo un indennizzo per i pasti. Questo è l'unico tornaconto monetario che il volontario effettivamente ha, se non con impieghi particolari che però sono di dettaglio. Il volontariato è un volontariato 'puro'. C'è molto che torna indietro, ma non a livello monetario. Umanamente c'è un senso di appartenenza molto forte, un'organizzazione che è rappresentata da molte persone. Lo hanno dimostrato durante la pandemia i nostri volontari, dai quali abbiamo avuto segnali di grande appartenenza, che vanno al di là delle luci blu e dell'urgenza”.

Per chi fosse interessato e volesse saperne di più, il 6 febbraio è prevista una serata informativa per aspiranti soccorritori volontari

“Consiglio a chi ha avuto la mezza idea, magari solo una volta, di diventare volontario in ambulanza, di cogliere questa possibilità. Possibilità che non richiede nessun impegno se non quello di partecipare a questa serata, che si svolgerà via ZOOM per raggiungere il maggior numero di persone. Una volta sentiti tutti i dettagli, si potrà poi scegliere se andare avanti nell'iter. È necessario iscriversi a [email protected]. Mandando una mail nei prossimi giorni si riceverà il link per la riunione ZOOM”.

Noi abbiamo parlato di Croce Verde di Lugano, ma se c'è qualcuno interessato che è al di fuori di questa zona può partecipare comunque?

“Noi per un discorso di prossimità consigliamo sempre alle persone di indirizzarsi all'ente di soccorso più vicino. L'invito è quello di contattare direttamente il loro servizio. Ci sono volontari che magari vivono a Bellinzona ma lavorano a Lugano e scelgono comunque per prossimità di stare a Lugano, ma di solito ne parliamo in forma bilaterale e troviamo la soluzione migliore per tutti”.

 

 

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