
Ci siamo. Dopo due anni di stop forzato dovuto alla pandemia, a Mendrisio si tornerà oggi a respirare l’aria delle processioni storiche. “I volontari, e tutto il consiglio di fondazione delle processioni, sono attivissimi”, dice a Ticinonews Nadia Fonatna Lupi, direttrice dell’Otr Mendrisiotto e Basso Ceresio. “Tutto è pronto, e anche la meteo sembrerebbe essere favorevole”. I ragazzi, i partecipanti e i figuranti che dovranno presentarsi per la vestizione e per la successiva interpretazione delle processioni “sono sicuramente molto felici”.
Sfruttata la “pausa forzata”
Il tradizionale evento ha dovuto fare i conti, come tutti noi, con la pandemia di Covid-19. I due anni di stop “sono stati molto particolari. Inizialmente siamo stati un po’ tutti scioccati da ciò che stava accadendo”, prosegue Fontana Lupi. Tuttavia “abbiamo deciso di serrare i ranghi, di collaborare meglio, di sfruttare il tempo a disposizione per formarci, per capire, per approfondire tematiche che magari precedentemente non avevamo avuto il tempo di analizzare”. Tutto questo per “sviluppare nuovi progetti e cercare altre sinergie all’interno del territorio. Abbiamo fatto tanta comunicazione con i nostri partner: gli albergatori, i ristoratori, ma anche gli attrattori principali della nostra regione sono stati coinvolti, in dialoghi sempre molto aperti e orientati al futuro”.
Il bilancio
Sono stati due anni “interessanti dal punto di vista dei risultati, perché la nostra regione, che noi definiamo “da scoprire”, sembra sia stata effettivamente un po’ scoperta e apprezzata, grazie alle restrizioni imposte con il coronavirus”. Moltissima gente “è venuta e ha soggiornato nel Mendrisiotto e Basso Ceresio”. I risultati parlano “a favore di qualcosa che è cambiato anche nell’atteggiamento di consumo delle vacanze”.
Un momento favorevole
Il trend positivo sembra essere confermato anche per i primi mesi del 2022. “In questo momento le strutture alberghiere, i campeggi e le residenze secondarie sono molto ben occupate, e quindi ci attendiamo una Pasqua, nel Mendrisiotto e nel resto del Ticino, molto positiva dal punto di vista dei visitatori”. Si segnalano diversi romandi, che “negli ultimi due anni stanno arrivando in numero massiccio nel nostro cantone”. Questo “fa capire che qualcosa è effettivamente cambiato nel modo di fare le vacanze”, conclude Fontana Lupi.
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