
In 11 anni le domande di assistenza sono triplicate. È quanto emerge dallo studio dell’Ufficio di statistica “Percorsi dei beneficiari di assistenza sociale: pubblicata una nuova analisi”.Un’analisi in chiaroscuro in cui salta subito all’occhio l’evoluzione del numero di domande di assistenza pagate dallo Stato: passate da 2238 nel 2003 a 6425 nel 2014.
Novità di questa ricerca è l’introduzione dei dati delle domande chiuse che per l’USTAT permette di ricostruire l’evoluzione nel tempo dei motivi di chiusura e della durata delle prestazioni.
Cominciamo parlando delle domande chiuse. In 11 anni delle 19.004 domande di assistenza, ne sono state chiuse 12.830. Una cifra abbastanza lusinghiera, se non che nel corso degli anni la percentuale di domande chiuse sia drammaticamente scesa. Nel 2003 il 92,7% di domande di assistenza era stata chiusa. Anno dopo anno, però la percentuale scende, avvicinandosi al 50% nel 2012 e passando al 14% del 2014. L’anno scorso delle 6425 domande presentate ne sono state chiuse solo 900.
Motivi di uscita dall’assistenzaCi sono però dati più positivi, legati all’uscita dell’assistenza. Rispetto al periodo 2003-2006, l’aggiornamento dei dati al periodo 2003-2014 mostra un aumento della percentuale di persone che escono dall’assistenza per rientrare nel mondo del lavoro (prima 17% ora 25,7%). Al contempo, nel paragone dei due periodi di tempo, sono leggermente diminuite le percentuali di persone che escono dall’assistenza verso rendite AVS o AI (dal 23 al 21,9%) e delle persone che interrompono i contatti con l’assicurazione per motivi sconosciuti (da 33% a 29,2%). L’uscita verso il mondo del lavoro si situa quindi al primo posto fra i motivi di chiusura conosciuti.
Durata delle prestazioni per le domande chiuseI dati raccolti in undici anni mostrano che il 52,7 delle persone o famiglie che ricevono l’assistenza, ne beneficino in totale fino ad un anno. Il 36,6% da meno di 1 a 6 mesi. Mentre il 15,9% per più di tre anni. La media del periodo in cui si percepisce l’assistenza (nel caso di domande chiuse) è cresciuto negli anni aggirandosi a partire dal 2009 intorno ai 20 mesi. La mediana, per contro, oscilla da 8 anni fra gli 11 e i 14 mesi.
Caratteristiche delle persone che chiedono assistenza (domande attive e chiuse)“I dati confermano la tendenza generale nazionale, ossia lo spostamento della piramide di età dei beneficiari in particolare verso due gruppi: i giovani adulti di età compresa fra 20 e 29 anni e le persone di età compresa fra 50 e 59 anni. Per i giovani la permanenza è più breve.”
“Fra i titolari di una domanda di assistenza vi sono oggi molte più persone che lavorano: 17% del totale nel 2014 contro l’11% nel 2006. Per coloro che lavorano, sono diminuite le attività a tempo pieno (dal 14% al 10%) e sono aumentate quelle a tempo parziale e su chiamata (dal 58% al 68%).
Riapertura dei dossier“Il risultato indica che su un totale di 12.830 domande chiuse (una o più volte) nel periodo 2003-2014, per il 12,8% non si è trattato di una chiusura definitiva ma solo temporanea. Tale quota è aumenta rispetto al 2006 (9,2%)
Tutte le statistiche nel documento allegato.
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