Ticino
Tusculum, sconcerto e sospetti ad Arogno
Tusculum, sconcerto e sospetti ad Arogno
Tusculum, sconcerto e sospetti ad Arogno
Redazione
7 anni fa
Lunga la lista dei reati ipotizzati nei confronti del direttore e vice direttrice della casa anziani, finiti ieri in manette

Sta suscitando scalpore l’arresto del direttore e della vice-direttrice della casa per anziani Tusculum di Arogno. Nella giornata di ieri la polizia giudiziaria si è presentata nell’istituto e dopo aver spulciato a lungo le carte si è portata via i due dirigenti, sospettati di appropriazione indebita, amministrazione infedele, falsità in documenti e truffa. L’ipotesi è che abbiano sottratto fondi di pertinenza della casa anziani e avrebbero poi aggiustato i libri contabili per nascondere le loro malefatte. Dalle prime informazioni raccolte da TeleTicino, sembra che le malversazioni riguardassero la gestione corrente e non il progetto di ampliamento della casa anziani (per cui anche il Cantone ha versato oltre sei milioni di franchi).

Il clamore è amplificato dall’identità dei due arrestati: Lui, 60 anni, diacono e da decenni alla testa dell’istituto, è una persona nota in tutta la regione. La presunta complice è invece residente in un comune del Basso Ceresio, dove è attiva nella politica comunale, ma è originaria di Arogno e conosciutissima in paese.

La casa anziani, che al momento ha 38 ospiti, è ora gestita dai dipendenti dell’amministrazione, sotto l’attento controllo del CdA della Fondazione Tusculum, che gestisce anche le case anziani di Capolago e Melano. Rappresentata dal membro del consiglio di amministrazione Lorenzo Medici, ha deciso di costituirsi accusatrice privata. Sia la fondazione che i servizi del Cantone hanno garantito che la sicurezza e la qualità delle cure sono sempre state garantite e continueranno a esserlo.

TeleTicino è stato ad Arogno, dove i sentimenti sono contrastanti. I dipendenti della casa anziani non parlano, se non qualcuno che ha espresso il proprio sconcerto: 'Sono tutte calunnie'. In paese però suonano anche altre campane. 'Ciò che sta accadendo non sarebbe così inaspettato', dice qualcun altro.

A molti infatti non è sfuggito l’amore dei due per il lusso. È noto inoltre che il direttore possiede un albergo a Istanbul, dove ad alcuni dipendenti erano stati offerti dei soggiorni.

Sarà però l’inchiesta, condotta dal procuratore pubblico Andrea Balerna, a chiarire i contorni di questa vicenda. 

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