
“Noi sapevamo che c’era qualcosa che non andava”. Queste sono le parole di Daria Costanzo che condivide a Ticinonews l’esperienza di avere un figlio con un tumore, in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro Infantile che cade proprio oggi. Ora Mattia sta bene ed è un bambino vivace, ma quando i dottori hanno comunicato che il piccolo aveva una massa tumorale di dieci centimetri per Daria e suo marito è stato uno shock.
Percorso di guarigione
Il percorso di guarigione è stato lungo e doloroso. Dal momento in cui è stato diagnosticato il tumore Mattia ha iniziato la chemioterapia, ed è stato spostato a Zurigo dove gli hanno esportato il rene. Una volta tornati in Ticino, Mattia ha continuato la chemioterapia.
“Difficile da elaborare”
Nonostante la guarigione di Mattia non è facile affrontare i momenti dopo la malattia. “Mattia è guarito, sono passati due anni dalla fine delle cure”, racconta Daria. “Ma il problema è dei genitori, noi non siamo guariti”. Ogni volta che c’è una banale bronchite, tosse o febbre “noi abbiamo l’ansia”. Fortunatamente, conclude Daria, “è un tumore da cui si può guarire molto bene ma non ha aiutato noi, è stata difficile da elaborare”.
“I genitori non si devono rimproverare di nulla”
A tal proposito, il responsabile di oncologia pediatrica all’ospedale San Giovanni a Bellinzona Pierluigi Brazzola, ha sottolineato proprio questo aspetto. “L’esperienza del paziente e di tutta la famiglia non termina con la fine della cura, né tantomeno con la guarigione. Segna profondamente la vita di un gruppo famigliare”, spiega ai microfoni di Ticinonews. La maggior parte dei tumori infantili – sottolinea Brazzola – “non derivano da uno stile di vita particolare o da qualcosa che è stato fatto o non fatto. Sono dei difetti di programma che escono spontaneamente a caso e non c’è nulla che i genitori si devono rimproverare”, conclude.
Una mostra per sensibilizzare
In occasione della giornata mondiale contro il cancro infantile è stata pensata una mostra dal titolo “Percorso di vita con un figlio malato”. Le fotografie si trovano ai giardini Belvedere di Lugano e nella corte del municipio di Bellinzona. La mostra spiega ai microfoni di Ticinonews la psicologa e coordinatrice del gruppo genitori “Insieme con coraggio”, Alessandra Uccelli improntata sulle emozioni. Le fotografie presentano degli spaccati di vita quotidiana immortalati dalle famiglie stesse, in maniera del tutto amatoriale.
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