Ticino
Troppe lamentele: la Polizia chiede tolleranza
© CdT/ Chiara Zocchetti
© CdT/ Chiara Zocchetti
Daniele Coroneo
2 anni fa
La ripresa delle attività sociali dopo le chiusure legate al Covid ha visto un aumento delle segnalazioni alla Polizia per rumori molesti, a volte poco giustificabili. La Comunale di Lugano lancia quindi una campagna per il rispetto e la tolleranza reciproci fra giovani e adulti

“Ci siamo resi conto che c’era fin troppa sensibilità e intolleranza da parte degli adulti nei confronti di rumori, anche legittimi, di ragazzi che tornavano a ritrovarsi. Dall’altre parte abbiamo pure notato maggiore ritrosia da parte dei giovani a rispettare certe regole”. Karin Valenzano Rossi, capodicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano, spiega così a Ticinonews la nascita di “#ilrispettononhaetà”, campagna di sensibilizzazione promossa dalla Polizia della Città di Lugano per riportare giovani e meno giovani a una serena convivenza.

Troppe segnalazioni
Questo scontro generazionale risale alla notte dei tempi, ma con la pandemia si è esasperato. Lo confermano i numeri presentati ieri in conferenza stampa: nel 2021 si è registrato un forte incremento delle chiamate alla Polizia di segnalazione di rumori molesti, 1300 nello specifico. Per ogni chiamata, la Polizia deve intervenire, anche laddove non sarebbe strettamente necessario: “È proprio perché spesso abbiamo appurato che le situazioni per le quali intervenivamo erano ben diverse da quelle denunciate che ci siamo detti che occorresse iniziare un lavoro di sensibilizzazione al reciproco rispetto indirizzato sia ai giovani, sia agli adulti”, commenta Roberto Torrente, comandante della polizia cittadina.

Gergo e dialetto
Dopo un pattugliamento durato un mese dei luoghi caldi della movida luganese è quindi nata “#ilrispettononhaetà”. La campagna vuole usare un tono simpatico e non repressivo, affidandosi a dei cartelloni su cui compare un’anziana signora che ammette: “Sum staia tósa anca mi...” O una giovane che si rivolge a un coetaneo con il tipico “Bro, rispettiamo!” Il messaggio è poi rivolto agli esercenti, affinché rispettino l’ordinanza che prevede di abbassare il volume della musica alle 23.

Rispetto per gli spazi pubblici
La campagna vuole infine richiamare al rispetto degli spazi pubblici: atti di vandalismo e l’abbandono di rifiuti nell’ambiente sono infatti aumentati con la pandemia.

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