Ticino
Tremona, colpo all'Antica Osteria
Redazione
17 anni fa
Entrano in azione nella notte e portano via l'incasso, le sigarette e due bottiglie di whiskey

Nessuno ha sentito nulla. "Un vicino - ci spiega il gerente dell'Antica Osteria di Tremona, Michael Keck - ha detto di essere andato a letto alle 3 e di non aver notato nulla di strano fino a quell'ora. Sicuramente hanno agito tra le 4 e le 5". Tremona è un paese del Mendrisiotto popolato da circa quattrocento anime, il più delle volte si respira aria di tranquillità, soprattutto la notte che trascorre via liscia. L'unico locale aperto, oltre ai Grotti frequentati d'estate, è appunto quello gestito dal quarantasettenne Keck: "ho rilevato l'Osteria - racconta - quindici anni fa e già agli inizi tentarono di entrare dalla cucina, fortunatamente non ci riuscirono". Questa volta, invece, il o i malviventi hanno arraffato indisturbati tutto quello che c'era, mandando in frantumi la porta e mangiandosi perfino la torta. Era stata preparata la sera e riposava in attesa del pranzo della domenica.  "Stanotte me ne sono andato alle 2 e oggi sono arrivato verso le 10 - prosegue Keck - dovevo preparare la sala per il pranzo di mezzogiorno. Subito mi sono accorto che c'era qualcosa di strano, i tre cassetti dietro il bancone erano completamente aperti. Il borsellino con l'incasso - ci racconta - era sparito, così come le sigarette depositate in un altro cassetto. I danni si aggirano attorno ai 3000 franchi". Mentre mostra il vuoto sogghigna. Chiedo spiegazioni e mi accontenta: "pensa che si sono portati via perfino due bottiglie whiskey, di quello buono però. Era vecchio di quindici anni". Incuriosito mi faccio accompagnare all'esterno, dove c'è un'elegante terrazza che dà sui prati che si estendono fino alle pendici del Colle di Sant'Agata. Micheal ci mostra la rete che delimita i confini: "sicuramente son passati da qui, poi hanno tentato di entrare dalla porta principale. Non riuscendoci - prosegue - si sono armati con un masso, piuttosto grande, e furbescamente hanno preso anche due cuscini appoggiati su alcune sedie, sfasciando la porta delle cucina. In questo modo hanno fatto poco rumore e nessuno, nei paraggi, si è accorto di quel che stava succedendo".In mattinata è arrivata la polizia, gli agenti hanno preso le impronte lasciate incautamente dagli sgraditi ospiti e si sono fatti raccontare la storia. Giusto in tempo per permettere a Michael Keck di accogliere i clienti e servire i pranzi di mezzodì, come se niente fosse successo.Faccio qualche scatto fotografico e poi gli chiedo se posso farne una con lui dietro il bancone. Click. "Rifacciamone un'altra - dico io - qui hai un'aria arrabbiata". Si ferma per un istante, sorride quel poco che basta e poi sussura: "no, tienila così". [email protected]

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