Ticino
Tre proposte ticinesi al SwissCollNet
Immagine archivio CdT/Zocchetti
Immagine archivio CdT/Zocchetti
Ginevra Benzi
2 anni fa
A parteciparvi il Museo cantonale di storia naturale che intende valorizzare due collezioni del settore invertebrati. L’obiettivo di SwissCollNet (rete svizzera delle collezioni di storia naturale) è infatti di rendere più accessibili le collezioni di scienze naturali

La valorizzazione delle collezioni di storia naturale ha avuto un inizio di successo. Il Dipartimento del Territorio ha comunicato che il Museo cantonale di storia naturale partecipa a SwissCollNet con tre proposte. La Rete svizzera delle collezioni di storia naturale offre un grande programma di valorizzazione digitale delle collezioni di scienze naturali ed è finanziata dall’Accademia svizzera di scienze naturali.

L’obiettivo si SwissCollNet
Il fine ultimo di questa rete nazionale è di digitalizzare e mettere in rete i numerosi e variegati oggetti delle varie collezioni di scienze naturali – al momento principalmente conservati nei musei di storia naturale – in modo da renderli maggiormente accessibili alla ricerca, ma anche alla formazione e alla collettività. A partecipare saranno 34 istituti di 20 Cantoni, i quali portano un totale di 44 proposte diverse con le quali collaborano tutti insieme per questa iniziativa dell’Accademia svizzera di scienze naturali. Quest’ultima ha messo infatti a disposizione importanti mezzi finanziari per poter acquisire digitalmente questi dati.

La partecipazione ticinese
Come detto, il Museo cantonale di storia naturale del DT vi partecipa proponendo la valorizzazione di due collezioni del settore degli invertebrati, mirando al riordino e alla digitalizzazione dei campioni di farfalle diurne e di ragni. In aggiunta, il settore della paleontologia partecipa all’iniziativa con un progetto – in collaborazione con il museo di Basilea – che prevedere la scansione 3D di fossili particolarmente rilevanti a livello scientifico.

Un sostegno importante
Il supporto di SwissCollNet permette ai curatori dei museo svizzeri di storia naturale di valorizzare una selezione delle loro collezioni e acquisire digitalmente i dati di campioni di diverso tipo. Tutto quanto verrà registrato a livello locale verrà poi pubblicato e gestito tramite un’interfaccia comune e potranno venir utilizzate a lungo termine per diversi scopi.

Una conoscenza a livello globale
Con la digitalizzazione, nei prossimi anni queste collezioni diventeranno piattaforme di conoscenza digitale e di ricerca in rete a livello globale in diversi settori: dalla botanica alla micologia, zoologia e geologia, ma anche in paleontologia e mineralogia. La digitalizzazione permetterà infatti di far capo e un’unica fonte di dati per la ricerca sul clima, la biodiversità e il paesaggio, inoltre fornirà supporto anche alle amministrazioni cantonali, agli uffici ambientali e alle strutture educative.

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