
Sono sei, finora, gli arresti portati a termine tra il Ticino ed il Brasile nell'ambito dell'operazione contro la presunta tratta di esseri umani comunicata ieri dalla polizia ticinese. Cinque gli arresti in Brasile, nello stato di Goiás. Una persona è invece finita in manette in Ticino. Due - secondo quanto scrive il quotidiano brasiliano O Popular - i ticinesi finiti dietro le sbarre: sono Mauro Giorgio Ballerini e Roberto Taddei. Il primo è stato arrestato ieri mattina in Brasile. Mentre Taddei - che di professione è macellaio, ma che risulta essere in carenza di beni - è invece finito in carcere in Ticino, nella sua casa nel Luganese. E in serata il Giar ha confermato il suo arresto. Nei suoi confronti sono prospettati i reati di tratta di esseri umani e promovimento della prostituzione.Quattro i brasiliani finiti dietro le sbarre: Anderson Abrantes Dias con le sorelle Nadia (moglie di Ballerini) e Najila (moglie di Taddei) e Joel Cuador.La tratta - sempre secondo il quotidiano brasiliano O Popular - avrebbe permesso alla presunta organizzazione criminale famigliare di guadagnare circa 1 milione di real brasiliani, che al cambio attuale sono poco meno di mezzo milione di franchi. "Diverse le vittime", scrive il sito della Polizia federale brasiliana. La tratta interessava in particolare ragazze brasiliane che finivano poi a prostituirsi in appartamenti e postriboli del Luganese.Secondo gli investigatori brasiliani le prostitute venivano agganciate principalmente a São Miguel do Passa Quatro, una città all'interno dello stato di Goiás. Per sviare ogni traccia venivano però fatte partire per la Svizzera dall'Aeroporto Internacional Juscelino Kubitschek, a Brasilia. E una volta giunte in Ticino altri membri dell'organizzazione si sarebbero occupati di trovare loro delle camere in affitto. Stanze che le ragazze, secondo nostre informazioni, avrebbero affittato senza regolare contratto, non potendo in ogni caso annunciarsi per avere un regolare permesso per prostituirsi in Ticino.L’inchiesta - che gli inquirenti brasiliani hanno denominato "Operação Abrantes" - sul versante ticinese è coordinata dal procuratore pubblico Mario Branda.Come scrive oggi laRegione Ticino le attività illegali della banda erano già emerse lo scorso mese di novembre, quando Anderson e Nadia Abrantes Dias erano già stati arrestati mentre tentavano di comprare un bebé. Il neonato avrebbe dovuto essere venduto ad una coppia di svizzeri. Ma al momento di concludere l'operazione i due malviventi, al posto che trovare la coppia elvetica, trovarono la polizia brasiliana. E in un secondo tempo, grazie alla relativa rogatoria degli inquirenti carioca all’autorità giudiziaria svizzera, le indagini si allargarono anche al Ticino e al mondo delle luci rosse. joe.p.
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