
Mentre sono in corso i lavori di riqualifica a scopo didattico delle Cave di Arzo (vedi articolo suggerito), giunge oggi un'altra ottima notizia per tutti coloro che rimpiangono l'epoca in cui la famiglia Rossi estraeva il marmo, un'epoca chiusasi sette anni fa dopo ben sei generazioni.
Il Giornale del Popolo rivela infatti che un ex dipendente della famiglia Rossi, Dario Emilio Giovanola, ha recentemente creato una ditta, la M B-Cave marmo di Arzo Sagl, con l'intenzione di riprendere l'attività di estrazione.
"Sono passati alcuni anni da quando ce ne siamo andati tutti a casa" afferma Giovanola, "ma sono sempre rimasto in buoni rapporti con Aldo Allio (il presidente del Patriziato di Arzo, n.d.r.). Ho sempre desiderato riprendere. Qualche anno fa si è fatto un concorso, ma il problema è che nessuno comprava più "il sasso" e il mercato era in crisi."
Ora però si è trovata una grossa ditta di Domodossola che vuole aiutare a far ripartire le Cave di Arzo. "D'accordo con il Patriziato abbiamo perciò pensato di tentare, partendo da un prezzo concorrenziale" spiega Giovanola. "Inizieremmo con il marmo perché per ora non c'è richiesta con il granito, ma l'importante è cominciare e vedere come va, augurandoci di non morire prima di cominciare. Il cliente che abbiamo ci vuole aiutare a partire e ci sarà una mano. Senza questa sicurezza non mi sarei preso l'impegno."
La neonata ditta di Giovanola inizierà l'attività con due operai, ma "in futuro vorremmo arrivare ad avere altri dipendenti".
A sostenerla ci penserà anche il Patriziato di Arzo, che metterà a disposizione i macchinari già sul posto, fermi da anni.
Per poter ricominciare l'attività bisogna però ora passare da un bando di concorso, che il Patriziato di Arzo pubblicherà "nelle prossime due settimane".
"Era da anni che aspettavamo questo progetto, così come da anni auspicavamo la ripresa dell'attività" dichiara il presidente Aldo Allio. "Siamo fiduciosi e siamo certi che questa notizia piacerà non solo a noi, ma anche ai nostri concittadini."
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