Cantone
Tiratori da tutta la Svizzera, un bel colpo per l'Alto Ticino
Redazione
7 ore fa
Giornata ufficiale sabato a Faido per la ventesima Festa cantonale di Tiro. Un evento atteso, spalmato su tre fine settimana e che attira nell'Alto Ticino circa 6mila tiratori provenienti da tutto il Paese.

Costumi tipici, vessilli delle varie società, autorità locali e cantonali hanno inaugurato sabato la giornata ufficiale della ventesima Festa cantonale di Tiro, organizzata per la quinta volta nell'Alto Ticino. L'evento, che richiama persone da tutta la Svizzera, si è aperto con la sfilata che ha convogliato i partecipanti alla pista del ghiaccio di Faido, scortati dalle milizie Napoleoniche di Leontica e Ponto Valentino. 

6mila tiratori e 900 volontari

"Circa 900 volontari ci danno una mano a garantire il funzionamento di tutta la macchina del tiro cantonale - spiega a Ticinonews il presidente del comitato d'organizzazione Maurizio Gianella - In totale circa 6mila tiratori si sfideranno sportivamente agli stand di tiro dell'Alta Leventina, Blenio e Riviera. Tiratori e tiratrici impegnati nelle discipline pistola a 25 e 50 metri e fucile a 50 e 300 metri.

Talenti ticinesi

Il nostro cantone - spiega il presidente della Federazione Svizzera di tiro Luca Filippini - è capace di sfornare ottimi talenti: "Si pensa soprattutto a Jason Solari a livello di pistola che, diciamo così, è arrivato perché è nei quadri federali da alcuni anni, ha fatto ottimi risultati a livello internazionale. Dietro di lui abbiamo altri giovani, sia al fucile che alla pistola, che stanno crescendo e speriamo che possano imitarlo o addirittura superarlo a livello di risultati". Giovani, accompagnati anche da parecchi veterani. "Il bello del tiro - continua Filippini - è che abbiamo dal giovanissimo al novantenne che possono svolgere la stessa attività assieme, indipendentemente da origini, da sesso e da estrazione sociale".

Fra tradizione e nuovi progetti

Le società di tiro ricoprono un ruolo fondamentale anche per l'esercito, come spiega il comandante della Divisione territoriale 3 Maurizio Dattrino: "La tradizione svizzera del tiro è strettamente legata all'esercito ed è nata anche grazie all'esercito per migliorare le capacità della cittadinanza nel difendersi". Da qui la necessità di piazze di tiro sicure, moderne e che rispettino normative in continua evoluzione, che non sempre fanno l'unanimità. Per il presidente del comitato d'organizzazione Maurizio Gianella, "l'auspicio è che le autorità possano collaborare con noi senza sempre trovare il cavillo buono per annullare i progetti che abbiamo in cantiere". E mentre si è sempre in attesa dello stand di tiro cantonale sul Monte Ceneri, la giornata odierna condita da discorsi ufficiali, intermezzi musicali e intrattenimenti vari ha fatto da cornice a un evento che garantisce importanti ricadute economiche.