
«Sfidarsi e provare ad arrivare sempre al limite di se stessi, provare a lanciare, provare a cadere», è quello che tentano di fare i ragazzi e le ragazze che partecipano alle attività organizzate da InRock Climbing, l’associazone senza scopo di lucro che ha visto la luce durante lo scorso lockdown, quando arrampicare al chiuso non era più sicuro.
Un progetto pensato per arrampicare all’aperto e che in breve tempo ha raccolto l’adesione di diversi giovani, come spiega la co-fondatrice Stefanie Surmont: « Abbiamo subito avuto tante persone che ci hanno seguito in questo progetto e soprattutto molte domande dalle famiglie che già ci seguivano da tempo, per questo abbiamo deciso di partire già in estate».
Ticino terra d’arrampicata, non solo al parco naturale del Monte Caslano, i luoghi in cui si può arrampicare in Ticino sono molti, come spiega ai microfoni di Teleticino Fabrizio Landone, presidente di InRock Climbing: «Viviano in un paradiso, nel Sottocenteri abbiamo degli spot come ad esempio Campione o Rancate, ma in Ticino abbiamo delle perle a livello mondiale, nel Sopraceneri ci sono attrazioni per i tutti climber come ad esempio Ponte Brolla che è un ritrovo mondiale, poi il Poncione d’Alnasca. Dei luoghi in cui è possibile arrampicare in completa sicurezza, che è un parametro per noi molto importante su cui non si sgarra. Sono delle mete attrattive sia per il livello mentale richiesto nell’arrampicata, sia per i panorami di cui si può godere».
Uno sport ancora poco diffuso tra i giovani, l’arrampicata, ma che soprattutto tra le ragazze sta prendendo sempre più piede: «Vediamo che con il passare degli anni perdiamo un po’ di maschietti - confessa Surmont - mentre le ragazze confermano un posto solido in questo sport».
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