Ticino
Ticino Turismo spegne 50 candeline
immagine Shutterstock
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Ginevra Benzi
3 anni fa
Nel corso del 2022 questa importante ricorrenza verrà messa in rilievo grazie a una serie di iniziative atte anche a evidenziare l’appartenenza di Ticino Turismo alla storia del nostro Cantone

Sono 50 le candeline che Ticino Turismo spegne. In vista di questo importante anniversario Ticino Turismo ha lanciato diverse iniziative su tutto il territorio e nel loro comunicato stampa si legge il commento del direttore Angelo Trotta: Vogliamo sottolineare la nostra appartenenza alla storia di questo Cantone. Il nostro obiettivo, per il 2022 ma anche per gli anni a venire, è di avvicinare maggiormente Ticino Turismo ai residenti”.

50 anni di attività
Proprio 50 anni fa, nel 1972, veniva costituito l’allora Ente Ticinese per il Turismo, rinominato poi con Agenzia turistica ticinese (ATT). Nel corso di quest’anno, questa importante ricorrenza verrà infatti evidenziata grazie a una serie di iniziative che sono state presentate oggi durante la conferenza stampa tenutasi a Bellinzona. Fra queste il libro “Immagine Ticino”, curato dal giornalista Michele Fazioli assieme al team di Ticino Turismo, il concorso d’arte conclusosi nel mese di febbraio e la mostra “Saluti dal Ticino”, che farà tappa nelle principali città ticinesi nei prossimi sei mesi.

Christian Vitta – “Importante continuare a valorizzare il territorio”
“Negli anni l’ATT e tutto il settore turistico hanno saputo rispondere alle diverse sfide che si sono presentate, grazie a un importante gioco di squadra. La promozione di un mix unico composto da laghi, montagne, valli, storia, gastronomia, cultura e latinità rappresenta una parte importante dell’identità, dell’attrattiva e dell’economia del Ticino. Non dobbiamo infatti dimenticare che il comparto turistico genera circa il 10% del prodotto interno lordo ticinese e il 12% del totale dei posti di lavoro. È dunque fondamentale continuare a valorizzare questo patrimonio e queste opportunità, con lo sguardo proiettato verso il futuro e verso concetti chiave come l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità, grazie anche ai molti tasselli che compongono la politica turistica cantonale” ha sottolineato il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) Christian Vitta.

Mario Branda – Bellinzona e la promozione del territorio
“Saluti dal Ticino” farà la sua prima tappa in Piazza del Sole a Bellinzona e dal canto suo il sindaco Mario Branda ha evidenziato che sono onorati che “la mostra per i 50 anni di Ticino Turismo prenda il via proprio da Piazza del Sole, nella Città di Bellinzona. Analogamente al settore turistico in generale, in questo mezzo secolo anche Bellinzona ha rivoluzionato il proprio approccio alla promozione del territorio e il tema resta più che mai attuale. Basti pensare all’impegno avviato negli ultimi anni al fine di valorizzare la Fortezza, Patrimonio Unesco di proprietà cantonale ma gestita dalla Città stessa. Parallelamente Bellinzona si sta facendo conoscere per proposte legate alla storia, alla cultura e al paesaggio grazie alla messa in rete e alla collaborazione sinergica di vari attori”.

Angelo Trotta – “Sottolineare la ripartenza”
Sul sito di Ticino Turismo ha preso vita una sezione apposita per lanciare i progetti in corso (www.ticino.ch/giubileo). “Con queste iniziative vogliamo sottolineare la ripartenza del settore dopo un periodo di chiusure e limitazioni, mostrando al contempo come la promozione turistica abbia contribuito a plasmare l’identità di una regione. Il nostro obiettivo, per il 2022 ma anche per gli anni a venire, è quello di avvicinare ATT al territorio, coinvolgendo maggiormente i residenti” ha affermato il direttore Angelo Trotta.

Michele Fazioli – Un ricordo dello sviluppo
“Abbiamo voluto ricordare come la politica turistica si sia sviluppata proprio interpretando il volto di un Ticino che in 50 anni è cambiato in modo profondo. Ecco l’idea di un libro ‘a specchio’, per rappresentare un concetto di fondo: la politica turistica in mezzo secolo ha riflesso, interpretato, in certi versi anticipato l’immagine di un Paese in movimento dentro un mondo in rapida mutazione” ha commentato il giornalista Michele Fazioli.

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