L'accordo
Ticino e Vallese di nuovo insieme per rafforzare la cooperazione nella formazione universitaria
© Ticinonews
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Redazione
8 mesi fa
La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e la Fernfachhochschule Schweiz (FFHS) hanno l’accordo di affiliazione che sancisce nuovi obiettivi comuni nell’ambito della ricerca applicata e del sostegno all’innovazione.

“Rafforzare la cooperazione negli ambiti strategici della formazione universitaria e della ricerca”. È l’obiettivo dell’accordo che da vent’anni lega la Scuola Universitaria della Svizzera Italiana (SUPSI) e Fernfachhochschule Schweiz (FFHS) e che ieri, in cima al passo della Novena, è stato nuovamente rinnovato. Nel nuovo accordo, viene spiegato in una nota stampa, “è stato dato particolare rilievo al sostegno all’innovazione e alla ricerca applicata, nell’ottica di intensificare le già fruttuose collaborazioni fra SUPSI e FFHS e contribuire in modo fattivo alla crescita delle due regioni, generando ricadute positive per l’attrattiva e la prosperità del loro tessuto socioeconomico”. Il riferimento geografico è alle regioni di Ticino e Vallese, due Cantoni che si uniscono proprio grazie al passo della Novena. “È più di un momento simbolico”, ha spiegato a Ticinonews Christophe Darbellay, direttore del Dipartimento di economa e formazione del Canton Vallese. “È la storia di una collaborazione molto fruttuosa iniziata vent’anni fa. Oggi la scuola è cresciuta, questo legame è diventato più intenso e speriamo non solo di proseguire, ma anche di intensificare questo modello vincente”.

Un anno importante per il mondo accademico in Ticino e Vallese

La firma dell’accordo non coincide solo con il ventesimo dell’affiliazione della FFHS nella SUPSI. Il 2024 rappresenta un anno importante per le due istituzioni e per il mondo accademico di Ticino e Vallese. Lo scorso 15 maggio, infatti, il Parlamento vallesano ha approvato all’unanimità la revisione totale della Gesetz über Bildung und Forschung von universitären Hochschulen und Forschungsinstituten, che prevede la designazione del Vallese quale Cantone di ubicazione della FFHS. La nuova legge include inoltre un significativo sostegno finanziario cantonale per la Fernfachhochschule Schweiz, in particolare con un contributo annuale nel settore della ricerca applicata e dello sviluppo. Con questa decisione il Gran Consiglio vallesano ha riconosciuto la rilevanza della FFHS all’interno del panorama universitario cantonale. A questo va ad aggiungersi quanto deciso lo scorso giugno dal governo ticinese, che ha licenziato e sottoposto all’attenzione del legislativo il messaggio di Politica universitaria cantonale per il quadriennio 2025-2028. Un testo che sarà discusso dal Gran Consiglio in autunno e che prevede un contributo finanziario dedicato alla collaborazione nella ricerca all’interno della SUPSI con la FFHS. "Sono fiduciosa che si capisca l'importanza di garantire i mezzi finanziari sufficienti alla politica universitaria e alle nostre università per rendere ancora più attrattivo il nostro Cantone nell'ambito della ricerca e della formazione", ha precisato Marina Carobbio Guscetti, direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs).

L'accordo

Il primo accordo tra le due realtà è stato siglato più di vent'anni fa, da allora il Canton Ticino ha svolto la funzione di cantone responsabile per lo sviluppo della FFHS all’interno della SUPSI. Con l’affiliazione la FFHS è stata integrata alla SUPSI per tutti gli aspetti accademici, rimanendo indipendente a livello amministrativo e gestionale. Questo sodalizio ventennale ha permesso alle due istituzioni di crescere e ha contribuito a profilare ulteriormente la SUPSI a livello nazionale. Il nuovo accordo, viene precisato nel comunicato stampa, è stato firmato dal Presidente del Consiglio SUPSI Giovanni Merlini, dal Presidente del Consiglio della Fondazione della FFHS Armin Walpen, dal Direttore generale SUPSI Franco Gervasoni, dal Rettore della FFHS Michael Zurwerra, dalla Direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) del Canton Ticino Marina Carobbio Guscetti, dal Direttore del Dipartimento di economa e formazione del Canton Vallese Christophe Darbellay, dalla Direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari del DECS Raffaella Castagnola Rossini e dal Capo dell’ Ufficio per l’istruzione superiore del Canton Vallese Yves Rey

La Fernfachhochschule Schweiz

L'accordo, come scritto, è stato siglato tra la Scuola Universitaria della Svizzera Italiana (SUPSI) e Fernfachhochschule Schweiz (FFHS). Quest'ultima è una scuola pioniera nell'insegnamento a distanza, che ha iniziato a erogare corsi in modalità blended learning oltre vent’anni prima della generalizzazione di questo tipo di insegnamento. La formula proposta dalla FFHS, per entrare maggiormente nei dettagli, prevede l’80% di studio online rispettivamente autonomo e il 20% di formazione in presenza in una delle sedi di Zurigo, Berna, Basilea, San Gallo o Briga. "L'età media dei laureati è maggiore rispetto a chi termina una scuola universitaria professionale", ha aggiunto Franco Gervasoni, direttore generale della SUPSI; "infatti l'età media dei laureati SUPSI è di 25,4 anni, mentre alla FFHS è di 32,8".