Ticino
Ticino, acque calde e basse
Foto d’archivio Nicola Demaldi
Foto d’archivio Nicola Demaldi
Federico Marino
3 anni fa
L’assenza di precipitazioni impatta il livello dei laghi e fiumi nel Cantone; per ora niente rischi per la navigazione, ma da Lugano confermano: “mai visto un lago così basso in 25 anni”

Gli effetti della siccità sono visibili. Fiumi prosciugati, laghi a livelli bassi. Una situazione che ha già creato disagi a Como, dove la navigazione ha rischiato di doversi fermare. A Neuchâtel questo scenario ha effettivamento preso forma: i battelli sul Lac des Brenets hanno dovuto gettare l’ancora a causa del prosciugamento delle acque. Il Ticino per il momento non è confrontato con questa problematica, ma gli addetti al lavoro monitorano costantemente la situazione. Nel frattempo, l’Ufam ha pubblicato un dossier in cui analizza l’impatto dell’ondata di caldo di giugno sulle acque della Confederazione.

“Mai visto un lago così basso in 25 anni”, Snl monitora la situazione
Sebbene i livelli idrici di molti laghi si mantengano nell’intervallo dei valori normali stagionali o leggermente inferiori, nel Lago Maggiore e nel Lago di Lugano si registrano valori inferiori alla media. Il problema concerne anche la navigazione: a Como si è paventato il rischio di dover interrompere l’attività dei battelli. Sul Lac des Brenets, tra il canton Neuchâtel e la Francia, le imbarcazioni hanno dovuto invece fermarsi del tutto dallo scorso mercoledì a causa del livello dell’acqua troppo bassa.
Da noi contattata, la Società Navigazione del Lago di Lugano ha affermato che al momento non si registrano criticità per quanto riguarda la navigazione lacustre nel nostro Cantone. L’Ufficio tecnico della società continua a monitorare la situazione, ma al momento non si riscontrano problemi. Ciò che si è verificato a Como sarebbe stato aggravato da questioni “logistiche”: i bassi livelli idrologici che hanno messo a repentaglio la navigazione sono stati accentuati dal trattenimento di acque a monte.
“Negli ultimi anni in Ticino non si è mai giunti ad una situazione per cui un livello troppo basso delle acque impedisse la navigazione”, ha dichiarato la Società di navigazione. Il problema è stato piuttosto il contrario: è capitato che dei livelli eccessivi delle acque del Ceresio ostacolassero l’attraversamento del ponte diga di Melide, impedendo il passaggio dei battelli.


I dati dalle stazioni di misurazione
Tuttavia, le acque sono effettivamente basse: i dati dell’Ufficio Federale dell’Ambiente indicano un’altezza del lago di Lugano che si attesta intorno ai 270.20-270.30 metri sul livello del mare circa alla stazione di misurazione Melide - Ferrera. Spulciando i dati relativi agli anni scorsi, si osserva come nel 1999 la media mensile per luglio era di 270.48 m.s.m. Nel luglio del 2000, il dato toccava addirittura 270.60 m.s.m. Un anno dopo, la media registrata era di 270.55 metri. I grafici confermano l’impressione resa da i dipendenti più longevi della Società di navigazione: “in 25 anni non si è mai visto un lago così basso”.

I fiumi in Svizzera, Ufam: condizioni di magra “che si presentano raramente”
A causa delle scarse nevicate invernali si registra una mancanza dell’acqua di scioglimento che alimenta fiumi e laghi in primavera anche quando non piove, si legge nel rapporto pubblicato dall’Ufam. A metà giugno molti fiumi di piccole e medie dimensioni hanno affrontato condizioni di magra che secondo le statistiche si presentano ogni 2-5 anni, se non più raramente. Diverso il discorso per i torrenti che discendono dalle zone di raccoglimento delle acque dei ghiacciai, dove l’acqua di scioglimento fa aumentare sensibilmente il livello durante il giorno. I deflussi a sud delle Alpi, come anche nel Giura e nell’Altopiano, sono tuttavia ancora ampiamente inferiori alla media. Dopo le precipitazioni degli ultimi giorni i grandi fiumi hanno registrato un lieve aumento, ma continuano a registrare portate di magra. Nell’ultima settimana di giugno e inizio di luglio violenti temporali hanno determinato un aumento di breve durata che ha riguardato anche i livelli dei fiumi di piccole e medie dimensioni, che sono però tornati a calare rapidamente. Servirà molta altra pioggia prima che la situazione si normalizzi in tutte le regioni.

Temperatura dell’acqua da record
Le temperature delle acque sono molto elevate, ben al di sopra dei valori medi degli anni precedenti. In alcune stazioni nel mese di giugno si sono registrati valori sopra i 26 gradi, che costituiscono nuove massime storiche. Per i corsi d’acqua in Ticino, presso le stazioni di misurazione di Riazzino e di Poschiavino - La Rösa sono stati registrati nuovi massimi per il mese di giugno. Nel primo caso, l’ultimo dato più alto era stato registrato nel 2006, con 19.9 gradi centigradi. Il nuovo dato è di 21.5 gradi. A La Rösa si è passati dai 13.6 gradi del 2005 ai 14.3 di quest’anno. Su 36 punti di misurazione, 12 hanno registrato un nuovo massimo, per il mese di giugno o - in 3 casi - assoluto.

Fauna ittica minacciata, concorrenza tra utenti e ecosistema
Ufam riporta che con “acqua bassa” si indica il livello e le condizioni di deflusso dei corsi d’acqua situati ben al di sotto di quelli normali. Le acque basse accentuate, susseguenti ad esempio a lunghi periodi di siccità, hanno importanti ripercussioni sugli ecosistemi acquatici. Particolarmente colpita è la fauna ittica, che potrebbe essere minacciata dal calo del livello delle acque. Anche l’utilizzo delle acque sarebbe compromesso, con conseguenti difficoltà per l’irrigazione delle colture o per lo sfruttamento idrico. Un aumento della frequenza delle acque basse inasprirebbe la situazione di concorrenza fra il fabbisogno idrico degli ecosistemi e le esigenze dei vari utenti.

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