Ticino
Ticino a rischio rabbia
Redazione
15 anni fa
L’Ufficio federale di veterinaria ha comunicato ieri che la rabbia è tornata in Italia. Il rischio di un ritorno della malattia sussiste anche in Ticino

E’assolutamente necessario vaccinare i cani dalla rabbia. L’invito è arrivato ieri dall’Ufficio federale di veterinaria. La misura si è resa necessaria dopo il forte aumento registrato in Italia dall’inizio dell’anno: 74 casi di contagio in solo tre mesi. Da ieri, Berna consiglia dunque vivamente la vaccinazione antirabbica per i cani che soggiornano o che provengono dall’Italia, ci ha spiegato il veterinario Cantonale Tullio Vanzetti. "Ciò che sorprende, ci spiega ancora il veterinario cantonale, è l'avanzamento dall'est di questa malattia. È motivo di preoccupazione in quanto la malattia nel est europa si sta instaurando in modo endemico nelle volpi che sono il principale vettore della malattia. Il fenomeno ha cominciato ad interessare particolarmente le regioni italiane del Friuli e del Trentino alto Adige. Noi, dobbiamo quindi alzare la guardia", ha concluso il veterinario Tullio Vanzetti. I sintomi della rabbia consistono in cambiamenti di comportamento, febbre e attacchi di prurito, fino alla paralisi e alla morte dell’animale. Ma il Ticino è a rischio rabbia? “La rabbia in Ticino è stata debellata circa 20 anni fa. Tuttavia il rischio di introduzione nel nostro paese è alto, data la vicinanza con paesi infetti". La rabbia uccide anche l’essere umano. E’per questo che l’Ufficio federale di veterinaria raccomanda anche la vaccinazione per coloro che hanno a che fare con gli animali a rischio. In questa categoria troviamo veterinari, guardiani di animali, anche tutti coloro che intendono viaggiare in quelle zone dove il virus è particolarmente diffuso.

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