
L'odissea è finita. L'ingegnere italo-egiziano Youssef Nada - che dal lontano 7 novembre del 2001 è iscritto nella "Black List" del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, è stato tolto dalla lista.Da mercoledì 23 settembre Nada è tornato ad essere un cittadino libero di viaggiare, lavorare, disporre dei propri beni. Non è più confinato nella sua villa di Campione d'Italia. E non è più accusato di essere un finanziatore di Al Qaida. "Prima di morire ho potuto salvare il mio onore", ha dichiarato Nada al Corriere del Ticino che stamane ha anticipato la notizia. "E in gran parte - ha aggiunto - lo devo ad una persona: Dick Marty". "Non pensavo che la causa si concludesse - ha commentato lo stesso Marty al CdT - perché quello delle "Black List" è un sistema micidiale che più nessuno ferma. Un uomo, un qualsiasi cittadino, che venga a trovarsi su queste liste precipita, all’improvviso, in un pozzo senza fondo. L’unica cosa che gli è consentito di sapere è che non è più un uomo libero: né di muoversi, né di lavorare, né di disporre dei suoi beni".
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