
Un luogo al tempo stesso ordinario e straordinario. Così si presenta lo studio “Mani che vedono” in Viale Castagnola a Lugano, centro di fisioterapia e massaggi che ha come peculiarità quella di essere gestito unicamente da persone cieche o ipovedenti. Nato grazie all’aiuto di UNITAS, lo studio è attivo da luglio e offre già molte tipologie di massaggi grazie ai suoi quattro fisioterapisti con handicap visivo. Tutti diplomati. “Perché un handicap visivo non impedisce di fare questo mestiere - spiega Jary Ferrari, fisioterapista del centro - ma può al contrario aiutare a concentrarsi sulle sensazioni tattili. Il corpo del cliente si deve sentire, non vedere”. Un normale studio di fisioterapia quindi, ma unico allo stesso tempo. “Il rapporto con i clienti è ottimo - dice sempre Jary -. A volte nascono situazioni divertenti: una volta una donna non si è voluta togliere la maglietta. Le ho detto che non ci vedevo, ma non se l'è tolta finché non mi sono voltato dall’altra parte”.
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