Malessere
Telelavoro e part-time per migliorare le condizioni degli agenti della cantonale
Redazione
un'ora fa
Telelavoro e impieghi a tempo parziale. Sono alcune delle misure citate dall’OCST per migliorare le condizioni quadro nella polizia cantonale. Misure che verranno discusse nell’annunciato tavolo tecnico con la direzione.

Il sondaggio dei sindacati che ha rivelato un malessere all’interno della Cantonale non poteva essere escluso dall’assemblea OCST dei funzionari di polizia. Anche se, dopo settimane burrascose, le acque si sono calmate: il recente incontro tra rappresentanti del personale e direzione, infatti, ha messo un punto da cui ripartire. “Prossimamente partirà il tavolo tecnico con lo scopo di approfondire le criticità emerse”, afferma il segretario Giorgio Fonio.

Si attende un nuovo faccia a faccia

In esso verranno discusse le misure per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti. Alcune sono state citate oggi a Lugano dal presidente del sindacato OCST funzionari di polizia Alessandro Polo. Quest’ultimo ha indicato ad esempio il telelavoro: “un gendarme che lavora in polizia stradale di sicuro non lo può fare”, dichiara Polo. Ma ci sarebbe la possibilità per tante attività, come quelle di back office o di inchiesta. Ad esempio, “scrivere un rapporto da casa può essere ugualmente fatto o fatto anche meglio perché non ci sono le distrazioni dell’ufficio”. Insomma, si cercherà di ragionare sugli aspetti organizzativi del lavoro perché “la direzione determinati accorgimenti li può prendere senza problemi”, conclude Polo.

Le risorse e il personale

Il discorso è diverso per la mancanza di personale o di risorse, di competenza della politica. In questo senso, “una delle grandi preoccupazioni degli agenti è quello di vedere ulteriormente peggiorate le condizioni”, dichiara Fonio. “Come sindacato questo non lo possiamo accettare”.