
Il Consiglio d'amministrazione dell'Istituto di previdenza del Canton Ticino (Ipct) ha votato ieri per l'1,75% di remunerazione degli averi di vecchiaia. La decisione ha portato delusione nella rete ErreDiPi, che ne dà notizia tramite comunicato. "946 assicurati e assicurate attivi hanno firmato l’appello per sostenere i rappresentanti ErreDiPi nella richiesta di una remunerazione degli averi di vecchiaia del 4%. Proprio prima della seduta, abbiamo consegnato le firme al CdA della cassa. (...) Questa richiesta è però rimasta inascoltata, malgrado le solide motivazioni ricapitolate dai rappresentanti ErreDiPi di fronte a tutto il Consiglio di amministrazione". La rete tiene a precisare che "la nostra proposta ha visto la pubblica opposizione di altri rappresentanti di organizzazioni e di partiti che sostengono o dovrebbero sostenere i salariati e le salariate". Il riferimento va al comunicato congiunto dei sindacati Ocst, Vpod e Sit, che avevano definito la richiesta di ErreDiPi "legalmente ed economicamente insostenibile".
"Rapporti di forza sfavorevoli"
ErreDiPi promette tuttavia di continuare a dare battaglia. "All’interno del CdA dell’Ipct i rapporti di forza sono purtroppo sfavorevoli. Noi continueremo però a batterci per spiegare in modo semplice e chiaro qual è il costo per ciascuno di noi del cammino di risanamento".