
Tra torte, cioccolatini e creazioni culinarie. I giovani pasticceri e confettieri ticinesi si formano al CPT di Trevano, dove settimana scorsa Ticinonews ha visitato gli apprendisti del terzo anno che hanno terminato il loro ultimo corso interaziendale. I giovani in cinque giorni hanno prodotto numerose prelibatezze, guidati da due istruttori, tra cui Paolo Poletti. "Erano 8 ragazzi molto motivati, educati e appassionati di questo lavoro". Per l'esperto, che lavora nel campo della pasticceria da oltre 40 anni, il futuro della pasticceria ticinese è in buone mani. “Assolutamente sì, anche se le industrie si stanno ingrandendo e perfezionando la lavorazione manuale è sempre ricercata. Questi ragazzi sono il nostro futuro”. Condivide quest'opinione Massimo Turuani, Presidente della Società Mastri Panettieri Pasticcieri Confettieri del Canton Ticino e delle Valli Mesolcina e Calanca (SMPPC), che afferma che sono circa una trentina i giovani spalmati su tre anni che stanno intraprendendo questa carriera. "Un numero discreto. Ovviamente magari qualcuno abbandonerà, ma vedo che da diversi anni chi ha insistito e chi ha messo in campo verve, capacità e virtuosismi ha fatto passi da gigante”.
Sguardo al settore, tra qualità e concorrenza
Con il presidente abbiamo poi approfondito lo stato di salute del settore, che in un clima di alta concorrenza sottolinea il punto di forza di panetterie e pasticcerie: la qualità. “A livello qualitativo sia panetteria, che pasticceria che confetteria sono a livelli notevoli" afferma Turuani. A livello economico, "effettivamente di chiusure ce ne sono state da qualche anno a questa parte, e non poche, però negli ultimi due anni ci sono state anche delle aperture di attività che esistevano già e hanno voluto ampliarsi con altre filiali. Chapeau a loro.” Sulla concorrenza dei supermercati, a livello qualitativo per Turuani non c’è nessuna concorrenza. “È la stessa differenza che c’è tra una spilla d’oro e un chiodo arrugginito. Ovviamente se ci si addentra unicamente in un ambito di prezzo allora sì, la concorrenza diventa importante”. Ma non tanto da far preoccupare il Presidente della SMPPC. "No, perché è da tanto che esistono e il consumatore gioca la sua sensibilità nel migliore dei modi: quando ritiene di volere un acquisto qualitativo sa che dai panettieri e pasticcieri artigianali va sul sicuro