Ticino
Tanta acqua e di buona qualità, la siccità è ormai un ricordo
Redazione
2 anni fa
Buone notizie dal punto di vista idrico. Le forti precipitazioni degli ultimi giorni hanno permesso ai bacini idrici di immagazzinare una quantità necessaria che potrebbe scacciar via problemi siccitosi estivi. Stesso discorso vale per la qualità dell'acqua.

Dopo gli ultimi giorni di allerta di grado 4, sono caduti nel nostro territorio, soprattutto nel Ticino meridionale, 120 litri per metro quadro di acqua. La situazione idrica alle nostre latitudini non sembra essere confrontata con i problemi riguardanti la siccità delle ultime due estati. A confermarlo anche il capoufficio della protezione delle acque e dell'approvvigionamento idrico, Mauro Veronesi. “La siccità del 2022 fortunatamente è solo un brutto ricordo, perché ad oggi la situazione presenta un quadro decisamente soddisfacente”. Gli acquedotti hanno infatti acqua in abbondanza, anche grazie alle frequenti nevicate. “Questo vuol dire che in quota si è creata una buona riserva d’acqua anche per l’estate”.

Differenze fra sorgenti e lago

Una siccità che creerebbe problemi alle sorgenti idriche. Un tema che non toccherebbe tuttavia la fonte lacustre. La differenza tra l’acqua di sorgente e quella di lago è il trattamento che le rende potabili. “In Ticino acqua di sorgente e acqua di falda si equivalgono nella misura del 45% l’una. C’è poi un 10% che viene prelevato dal lago”. L’acqua di sorgente, ci dice sempre Veronesi, è inoltre di ottima qualità e non ha bisogno di alcun trattamento. “In caso di siccità, tuttavia, è la prima a diminuire se non a scomparire. Il lago è invece l’esatto opposto: ce c’è in quantità praticamente infinita, ma ha bisogno di un forte trattamento”.

Falda freatica

La terza fonte idrica è la falda freatica, che dopo le forti piogge ha visto un aumento della quantità d’acqua. “Le falde si sono alzate tanto, al punto che a partire dall’aprile 2023 sul sito dell’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana abbiamo pubblicato dei dati relativi ai livelli delle falde in tempo reale. Abbiamo 23 siti in cui monitoriamo il livello dell’acqua. Negli ultimi mesi abbiamo osservato che il volume è aumentato in maniera importante”. Quantità d’acqua che ha anche influito sulla qualità, come ci conferma il capoufficio. “L’effetto di queste piogge ha influito sulla qualità. Possiamo fare due esempi: da un lato c’è quello di Gudo, che da qualche mese aveva problemi con il fungicida Clorotalonil. Con questo innalzamento della falda le acque hanno poi dilavato la sostanza, che è andata a finire nel pozzo da cui Gudo attinge l’acqua potabile. Motivo per cui le AMB hanno installato un pozzo scudo a tutela dell’altro pozzo, rendendo l’acqua nuovamente potabile”. L’altro esempio – opposto – citato da Veronesi riguarda Sant’Antonino. “Lì c’è un inquinamento da PFBA, della famiglia del PFAS. Una contaminazione che sappiamo essere dovuta alla galleria di base del Ceneri. È un inquinamento che intacca la falda da cui si approvvigiona il Comune. L’effetto di diluizione in questo caso è evidente, perché l’innalzamento della falda ha aiutato a diluire la sostanza”. In Ticino dunque, nessun problema idrico, ma l’invito è sempre quello di evitare gli sprechi d’acqua.