Ticino
Tamponi per viaggiare: pressione sulle farmacie
Redazione
4 anni fa
Da quando l’Italia ha riaperto ai viaggiatori senza quarantena, le farmacie ticinesi sono confrontate con un’esplosione delle richieste

C’è chi vuole solo andare a fare la spesa e chi è già in partenza per le vacanze. Ma c’è anche chi da tempo aspettava di poter rivedere i parenti. Ecco quindi che la decisione dell’Italia di revocare l’obbligo di mini-quarantena per chi proviene dagli stati Schengen, ha portato molti ticinesi alla decisione di varcare nuovamente il confine. Risultato? Le farmacie sono oberate di lavoro. Alcune farmacie, come ha verificato Teleticino: “Hanno chiamato veramente in tanti in questi giorni, il telefono non smette di suonare. Fino a martedì mattina siamo pieni”, racconta una farmacista. “Abbiamo una persona in più, una ragazza che risponde al telefono, perché ci sono moltissime telefonate”, conferma un collega.

Alcuni hanno già prenotato per luglio
Ma oltre all’immediato, c’è anche chi ha programmato per tempo il tampone prima delle vacanze, prenotando il proprio appuntamento a giugno o addirittura a luglio.

Gli studi medici
D’altro canto, gli studi medici non hanno la fila. Infatti, finora, veniva chiesto il pagamento anche del tampone rapido per viaggiare. “Un paio di giorni fa il consigliere federale Berset ha detto chiaramente che una volta alla settimana anche in caso di viaggio il paziente ha diritto a un tampone antigenico rapido, poco conta che lo si faccia in farmacia o lo si faccia dal medico”, spiega il responsabile dell’ambulatorio della Clinica Sant’Anna.

Scegliere il test corretto
Se per l’Italia è sufficiente il test antigenico rapido, altri paesi sono più rigidi e potrebbero chiedere il test PCR. In questo caso sta al viaggiatore essere informato. “È il compito del paziente sapere di quale test ha bisogno per viaggiare in un determinato paese. Non vorrei che vi trovaste ad aver fatto un test antigenico che non è sufficiente per andare in un determinato paese”, spiega Toderi. “Per quanto riguarda la copertura, il test molecolare, quindi il test PCR, è sempre a carico del paziente se è fatto per motivi di viaggio. I test antigenici rapidi, quindi quelli che si ha il risultato in quindici minuti, sono pagati nel numero di uno alla settimana”. Visto che le farmacie potrebbero non riuscire a fare fronte a tutte le richieste, vi è quindi anche la via dello studio medico: “Consiglio di organizzarsi con largo anticipo e di parlarne anche con il vostro medico di famiglia che in buona parte potrà soddisfare le richieste”, conclude Toderi.

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