
A due anni e quattro mesi dalla morte di Tamara Magro è giunto quello che sarà, forse, l’ultimo atto istruttorio prima del rinvio a giudizio: la superperizia sul terribile scontro frontale che la notte di sabato 1° novembre 2008 costò la vita alla 17enne di Morbio Inferiore. L’incidente avvenne lungo la strada cantonale tra Mezzana e Coldrerio. Tamara rientrava a casa in sella al suo scooter. Era circa l’una di notte quando venne investita da un'auto con tre ragazzi a bordo, guidata da un 21enne di San Fermo della Battaglia, nel Comasco. La prima perizia, ordinata dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, stabilì che l’auto viaggiava a 131 chilometri all’ora su un tratto di strada dove il limite é 60. Una seconda perizia, chiesta dal legale del giovane, ridimensionò la velocità a 90 chilometri all’ora. Ma il punto principale riguardava la collisione, che secondo l’esperto della difesa avvenne in modo longitudinale. Ma la superperizia, firmata da Michele Riatsch smentisce questa tesi: Tamara non ha invaso la corsia di contromano ed è stata investita frontalmente dall’auto del 21enne comasco. Che viaggiava a 116 chilometri all’ora. emmebi
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