
Meno 2% per i lavoratori, meno 5% per i dirigenti, almeno per quanto concerne i residenti. Per i frontalieri, invece, proprosto uno stiendio lordo al tasso di cambio di 1,20 (ovvero come prima della mossa della BNS di abolire la soglia del cambio).
Sarebbero questi i dettagli dei tagli salariali che la Hugo Boss di Coldrerio ha propospettato ai suoi 400 dipendenti già a fine febbrario, a causa del franco forte. L'azienda sente la necessità di modificare i piani aziendali, che erano stati progettati tenendo in considerazione la situazione economica con il cambio franco-euro a 1,20.
Ai lavoratori è stato dunque chiesto di firmare un'aggiunta al contratto, una modalità che richiama quella utilizzata alla Exten di Mendrisio.
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