
Importante svolta nel caso di Laura Columberg, la donna deceduta sotto la frana di Ponterosso a Biasca nell'ottobre del 2006. Il ricorso presentato lo scorso febbraio alla corte dei reclami penali dal figlio, Andrea Strozzi, è stato parzialmente accolto. Ma facciamo un passo indietro, e ricostruiamo la vicenda. Nel 1996 il comune di Biasca commissiona un progetto per mettere in sicurezza la zona. Il dipartimento del territorio sostiene che la zona di Ponte Rosso è in sicurezza. Dieci anni dopo, nel 2006 accade la tragedia, la frana investe il ponte, dove proprio in quell'istante transita Laura Columberg. Così nel 2007 i lavori dapprima giudicati inopportuni, vengono eseguiti. Strozzi tramite il suo avvocato Emanuele Verda, lo scorso febbraio invia un reclamo alla corte dei reclami penali, dove si rimprovera l'operato del procuratore pubblico Nicola Respini, titolare dell'inchiesta dal 2007. Più precisamente per non aver sufficientemente accertato i fatti, e per non aver istruito in sei anni il reato di franamento. E soprattutto per non aver disposto l'interrogatorio dell'ex ministro Marco Borradori e di un ex funzionario del territorio, per chiarire chi e perché aveva detto no a quei lavori. E qui arriviamo all'ultimo sviluppo, come detto la corte dei reclami ha accolto parzialmente il ricorso. La corte ha constatato il reato di franamento, sottolineando che il procuratore sarà pertanto chiamato, a istruirlo. Nella sua decisione inoltre la corte ha sottolineato che il magistrato dovrà procedere celermente, visto il lunghissimo tempo oramai trascorso dai fatti e dall'apertura del procedimento penale. Ora sarà una corsa contro il tempo. Perché il 3 ottobre di quest'anno il procedimento cadrà in prescrizione. E per evitare che la tragedia che colpì la propria moglie non finisca negli archivi della magistratura. Il marito della vittima, Bruno Strozzi, ha già annunciato che entro settembre indirà una conferenza stampa, portando alla luce tutte le lacune di una vicenda che per ora resta nelle mani della giustizia.Guarda il servizio nel TG di TeleticinoChristian Fini
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