Ticino
SUPSI, verso una strategia di tamponi salivari gratuiti
Foto Chiara Zocchetti
Foto Chiara Zocchetti
Redazione
4 anni fa
La SUPSI ha introdotto negli scorsi giorni l’obbligo di presentazione del certificato COVID. Fino a fine ottobre, test gratuiti

Negli scorsi giorni è stato introdotto l’obbligo di presentazione del certificato COVID alla SUPSI, una decisione che non ha mancato di far discutere. Durante l’arco di questa settimana si sono però tenute alcune riunioni e la novità è che la direzione della SUPSI sta lavorando a un modello che prevede tamponi salivari gratuiti per studenti e collaboratori da fare in sede, non solo nel mese di ottobre ma possibilmente fino alla fine dell’anno scolastico.


Franco Gervasoni, direttore generale SUPSI, è intervenuto al TG di Teleticino: «Da lunedì ci sarà la possibilità di organizzarsi anche con dei tamponi per poter accedere alle sedi. Stiamo cercando di sviluppare una strategia per agevolare un’attività di questo genere in sede con test salivari selettivi per le persone che hanno questa esigenza. I test fino a fine ottobre saranno sicuramente gratuiti, noi auspichiamo di poterci far riconoscere con il nostro metodo dalla Confederazione come istituzione sovvenzionata da questo punto di vista».

Da lunedì è richiesta anche un’autocertificazione, una frase rispetto alla gratuità dei test assicurata solo fino alla fine di ottobre avrebbe però creato qualche malumore. Il timore è che la gratuità non sarà confermata per tutto l’anno. «Firmando questa autocertificazione studenti e collaboratori confermano di avere letto e accettato le disposizioni vigenti oggi. Il nostro obiettivo non è incastrare nessuno, i prossimi giorni svilupperemo questa strategia per i test e informeremo gli studenti. Non è firmando oggi che non ci sarà più un diritto a discutere nel corso del mese di ottobre».

Da domani saranno possibili inoltre dei controlli a campione, quali le ripercussioni in caso di trasgressione?

«Più fiducia si dà, più si rimane frustrati quando viene tradita. Noi ci basiamo su questa fiducia, se qualcuno trasgredisce ci saranno delle sanzioni e noi saremo particolarmente severi in caso di recidiva».

Fra controlli, tamponi, autocertificazioni, l’impressione è che il sistema al momento non sia semplice: non era meglio fare didattica a distanza? «Tutta la comunità ha bisogno di tornare a una formazione di qualità in presenza. La scelta di didattica a distanza deve essere una scelta dettata da esigenze didattiche e non da regole amministrative».

Si teme qualche manifestazione? «Io ho l’impressione che ad oggi ci siano tante domande, ma sono convinto che abbiamo una popolazione di studenti e studentesse mature che capiscono che siamo in uno stato di emergenza sanitaria. Lunedì sarà una giornata di ritorno alla formazione in presenza ma sicuramente non una giornata di manifestazione».

Tutti i dettagli nel servizio di Teleticino.

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