
“Potere alle suore” e “Io mi chiamo Nina e tra 20 anni...” si aggiudicano la sesta edizione del premio Ermiza, concorso che mira a promuovere le pari opportunità nei media radiofonici, televisivi e nei contributi web della Svizzera italiana. I due servizi radiofonici sono stati realizzati rispettivamente da Barbara Camplani e da Alice Pedrazzini e Giuseppe Bucci e sono andati in onda fra 2019 e 2020 sulle reti radio della Rsi.
“Potere alle suore”
Il primo posto è stato conquistato da “Potere alle suore”, che ritrae le suore del convento benedettino di Fahr, nel Canton Argovia, che “reclamano il diritto di voto per le religiose cattoliche ai sinodi. Tramite una narrazione coinvolgente, “Potere alle suore” fa luce su una realtà poco conosciuta, che invita a sostenere un movimento di donne spesso immaginate in silenzio. La Giuria ha voluto premiare questo servizio perché emoziona, sorprende e stimola la coscienza, ponendo delle riflessioni importanti: ma queste signore non stanno chiedendo l’impossibile?”
“Io mi chiamo Nina e tra 20 anni...”
“Io mi chiamo Nina e tra 20 anni...” racconta invece le vite di tre donne, appartenenti a tre diverse generazioni della stessa famiglia, che assistono alle conquiste e alle lotte del genere femminile negli ultimi cento anni: “La Giuria ha deciso di assegnare il secondo posto a “Io mi chiamo Nina e tra 20 anni...” perché è fresco, autentico e dinamico: il racconto di un secolo rappresentato attraverso il vissuto e le voci sincere delle sue tre protagoniste”.
2000 franchi in palio
Il concorso prevede un premio complessivo di 2000 franchi. Il premio è promosso dalla Commissione consultiva per le pari opportunità, in collaborazione con il Servizio Gender e Diversity della SUPSI, il Servizio pari opportunità dell’USI e il Consiglio del pubblico CORSI.
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