L'intervista
“Sul Nanga Parbat ho vissuto il mio dramma più grande e trovato la tranquillità”
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Redazione
un anno fa
Reinhold Messner descrive il rapporto che ha con la montagna himalayana, dove nel 1970 ha perso il fratello Günther. Alpinista italiano che il 12 maggio sarà a Lugano per presentare uno spettacolo dal titolo “Nanga Parbat. La mia montagna del destino”, che prende spunto dall’omonimo libro.

Il Nanga Parbat, con i suoi 8'126 metri, è la nona montagna più alta del mondo. Si trova in Pakistan, sulla catena montuosa dell'Himalaya. Un massiccio che ha segnato profondamente la vita di Reinhold Messner, uno dei più grandi alpinisti di sempre. Lì, su quella montagna che gli sherpa chiamano "mangiauomini" o "montagna del diavolo", lui ha perso suo fratello. "Ho un rapporto speciale con il Nanga Parbat", ha spiegato a Ticinonews. "Insieme a mio fratello Günther (nel 1970 ndr) siamo stati i primi a scalare la parete più alta del mondo: il Rupal. Intorno alla cima lui si è ammalato, così siamo dovuti scendere dal Diamir (la parete ovest  ndr). Purtroppo mio fratello è morto alla base della parete, vittima di una valanga, mentre stavo cercando una via d'uscita per tornare nella civiltà. Non l'ho mai più trovato".

"Sono tornato più volte a cercarlo"

La tragedia non portò Messner lontano da quella montagna, anzi. "Sono ritornato più volte per cercare mio fratello. Ma ho anche compiuto la prima ascensione in totale solitaria (nel 1978 ndr): la più bella spedizione di tutta la mia vita". Una via che lo ha portato a raggiungere la vetta dal versante Diamir che ad oggi non è mai stata ripetuta. "Così su quelle montagne ho vissuto il mio maggiore dramma e la mia maggiore tranquillità. Più tardi, per ringraziare la popolazione locale che nel 1970 mi ha salvato la vita (dopo la valanga cercò il fratello per 36 ore e arrivò a valle sfinito dopo quasi una settimana ndr), ho costruito delle scuole. Ero uno straniero, non mi conoscevano, eppure hanno fatto di tutto per salvarmi", ha ricordato. Un rapporto particolare, quello dell'alpinista italiano con il Nanga Parbat, che sarà al centro dello spettacolo in agenda il prossimo 12 maggio a Lugano.