
Sabato alla presenza dei rappresentanti delle autorità cantonali e regionali, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione ufficiale della Riserva Forestale “Monte Generoso-Cascina d’Armirone”, che occupa 36 ettari tra la Muggiasca e la Cascina d'Armirone. Si tratta di un importante progetto che rappresenta il coronamento di una serie di tre opere promosse e realizzate dal Patriziato di Castel San Pietro nel corso degli ultimi 5 anni all’interno della propria proprietà sulle pendici del Monte Generoso. Nel corso del mese di marzo di quest’anno sono stati infatti inaugurati, dapprima il nuovo edificio ricettivo dell’Alpe di Caviano e quindi l’edificio ristrutturato del Casello del Latte.
I discorsi ufficiali dell'inaugurazione
Nell’ambito dei discorsi ufficiali, che si sono tenuti proprio accanto all’entrata della Riserva Forestale “Monte Generoso-Cascina d’Armirone” in prossimità dell’ex Cascina d’Armirone, hanno permesso al Municipale di Castel San Pietro, Andrea Cantaluppi, al Capoufficio della VI circondario della sezione forestale, Patrick Luraschi e all’ispettore Andrea Guglielmetti, come anche al dott. Roberto Buffi, progettista dell’opera e a Laura Baroni, in rappresentanza dell’OTRMBC, di accompagnare con i loro interventi il saluto che il presidente del Patriziato di Castel San Pietro, Dario Frigerio, ha rivolto all’attenzione dei presenti ed in particolare dei media.
Frigerio: "Il Patriziato è sensibile alla natura"
Frigerio in particolare ha sottolineato ai microfoni di Ticinonews quanto il Patriziato sia, per sua natura, "sensibile alla natura. Si preoccupa infatti di mantenere i suoi stabili e i boschi. Abbiamo scelto questo spazio di 36 ettari per la riserva forestale con scopi naturalistici, qui il bosco, con animali, flora e fauna potrà vivere di vita propria".
"Fondamentale l'avvicinamento etico e spirituale dell'uomo alla natura"
L’importanza delle specie che popolano il Monte Generoso è stata riconosciuta anche da Roberto Buffi, progettista di questa riserva forestale. Infatti sostiene che superfici di questo tipo siano strumenti utili per garantire, a lungo termine, la biodiversità. "Si osserva ovunque una grande perdita di animali e piante e la Svizzera in merito non è affatto la prima della classe, anzi è l'ultima in Europa. Le riserve forestali sono un pilastro della biodiversità, soprattutto in relazione al legno morto, che per alcuni è un problema estetico ma che invece a livello naturalistico è fondamentale". La riserva inoltre avrà un beneficio ambientale: il bosco, infatti, sottrae CO2 all’atmosfera, e la faggeta lo fa in misura superiore alla media di altre formazioni boschive. Ma secondo Roberto Buffi c’è un aspetto ancora più importante: quello didattico. Buffi ha parlato anche del ruolo dell'avvicinamento dell'uomo, inteso come etico e spirituale, alla natura. "Con tutti i problemi quotidiani che viviamo, ha un valore fondamentale: non sono le leggi a tenere la comunità unita bensì l'atteggiamento interiore verso la natura. L'uomo deve conoscere il ruolo del bosco nella vita della natura".
Per l'OTR sarà importante l'escursionismo, "per locali e turisti"
Fondamentale in questo senso sarà l’escursionismo, un tema che sta particolarmente a cuore anche all’Organizzazione Turistica Regionale Mendrisiotto e Basso Ceresio, come ha precisato Laura Baroni, la quale ha spiegato come "tutto quello che può essere organizzato nella riserva e in genere sul territorio porta un valore aggiunto per gli amanti dell'escursionismo e della natura, per chi ha rispetto dell'ambiente e del territorio, siano essi locali e turisti".
L'ingegnere: "L'obiettivo è creare riserve sul 18% della superficie forestale ticinese"
Nel corso della cerimonia di inaugurazione, l’ingegner Patrick Luraschi, Capo Ufficio del VI circondario forestale, ha illustrato le visioni e i principi della creazione di riserve forestali precisando che In questo ambito il Piano Forestale cantonale ha come obiettivo la creazione di Riserve forestali su ca. 25'000 ettari, pari al 18% della superficie forestale ticinese. La Riserva Forestale “Monte Generoso-Cascina d’Armirone” copre una superficie di circa 36 ha di bosco (che corrispondono al 7% del territorio patriziale), si trova in zona Bellavista e più precisamente nel triangolo boschivo che si trova tra la Cascina d’Armirone e la Muggiasca.