
Si sono conclusi i lavori della nuova ciclopista sulla strada cantonale del Monte Ceneri, realizzata con l'intenzione di migliorare la sicurezza dei ciclisti sull'unico collegamento ciclabile tra il Sopraceneri e il Sottoceneri.
Ma secondo il Touring Club Svizzero (TCS), questo risultato è lungi dall'essere raggiunto. Come si legge sul Giornale del Popolo, il sodalizio punta il dito in particolare contro la segnaletica sul tratto di discesa verso Rivera, dove gli automobilisti che intendono entrare in autostrada sono costretti a passare sopra la ciclopista.
Secondo il TCS la segnaletica non tiene conto della proporzionalità dell'utenza, privilegiando il passaggio di un numero esiguo di ciclisti contro gli oltre 40'000 veicoli che transitano giornalmente sul Monte Ceneri. "Questa sistemazione si rivela problematica per i ciclisti ed è molto artificiale" dichiara l'ingegnere Olivier Caspar. "Soprattutto nella zona critica, marcata in rosso, l'automobilista che vuole entrare in autostrada si trova il ciclista sul punto morto, difficile da scorgersi e creando di fatto una situazione di conflitto potenziale. Inoltre, l'angolo della curva verso sinistra che i ciclisti devono fare per seguire la ciclopista è troppo chiuso se si pensa che la strada è in discesa e la velocità sostenuta."
Il TCS propone quindi una soluzione per risolvere questa problematica situazione. A detta del sodalizio, basterebbe sfruttare l'accesso al Centro della protezione civile di Rivera, situato poco prima della deviazione della ciclopista, e la strada che concude fino a Rivera, dove i ciclisti potrebbero tornare sulla cantonale.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata