
Di solito, Comparis ci azzecca abbastanza. Per il 2025 aveva previsto in Svizzera una crescita dei premi di cassa malati del 6%, cosa che puntualmente si è verificata. Secondo il sito di confronti, nel 2026 i premi aumenteranno del 4%. L'incremento sarà quindi minore che negli scorsi anni. Cosa dobbiamo attenderci in Ticino? "È difficile fare una previsione per ogni cantone, ma quello che si può dire è che negli ultimi anni in Ticino gli aumenti dei premi sono stati superiori alla media. Questo ha a che fare con l’età media della popolazione, ma questi aumenti estremi non si sarebbero verificati se gli assicuratori malattia avessero avuto riserve sufficienti per permettere un incremento graduale dei premi", osserva Felix Schneuwly di Comparis, da noi intervistato. "Non posso sbilanciarmi troppo, ma direi che in Ticino non ci sarà uno shock del 10% come quello di quest’anno. Questa è la buona notizia".
La questione delle riserve
Schneuwly cita il tema delle riserve e punta il dito contro Palazzo federale, reo di avere determinato i superaumenti di cui più volte vi abbiamo dato notizia negli ultimi tre anni. A suo dire, il motivo è la riduzione delle riserve imposta dalla politica alle casse malati tra il 2018 e il 2022 per contenere la crescita dei premi. Non appena possibile, i premi sono riesplosi per ricostituire le riserve erose. Nonostante tutto, secondo Schneuwly le prospettive per il futuro sono piuttosto positive. "Dopo queste tre crescite shock dei premi, la maggior parte delle casse malati dispone ormai di riserve sufficienti e non deve più aumentare i premi per ricostituirle. Stiamo quindi tornando verso una situazione normale. Negli ultimi anni abbiamo visto un aumento dei costi sanitari di circa il 3%. Questo significa che anche i premi in futuro dovrebbero aumentare di circa il 3% all’anno".
Efas
All’orizzonte 2028 c’è inoltre l’entrata in vigore di Efas, auspicata anche da Comparis. La riforma aumenta i contributi cantonali alla copertura dei costi sanitari, la cui crescita non si riverserà più così tanto sugli assicurati. "Dobbiamo però esserne consapevoli", mette in guardia Schneuwly. "Noi cittadini paghiamo sia le tasse che i premi. Alla fine, siamo sempre noi cittadini a pagare tutto. La vera domanda è semplicemente attraverso quale via".