
PLR e PPD uniti per la scuola. In una conferenza stampa congiunta svoltasi stamane a Bellinzona i due partiti hanno presentato un atto parlamentare per migliorare l'insegnamento nella scuola media. Una prima per i due partiti, in quanto sono sempre stati acerrimi nemici per tutto quello che concerne la scuola pubblica.
Ebbene, questa alleanza era già stata preannunciatata in occasione della discussione in Gran Consiglio in merito al messaggio governativo riguardante la riduzione del numero di allievi per classe nelle scuole comunali. Grazie a PLR e PPD, era passata la soluzione facoltativa, ossia quella del docente d'appoggio. In quell'occasione i due partiti avevano promesso che nell'arco di poche settimane avrebbero analizzato e proposto soluzioni concrete per rispondere alle difficoltà cui la scuola media è confrontata. E oggi sono arrivate le risposte di PLR e PPD.
Nella mozione i due partiti propongono cinque interventi che hanno l'obiettivo di apportare, nel contesto delle attuali disposizioni di legge, una scuola suddivisa in un ciclo di osservazione e uno di orientamento. "Si ritiene" si legge nella nota diramata nel primo pomeriggio "che debba essere migliorato il progressivo adattamento degli allievi che, lasciata la scuola elementare, nel primo bienno di scuola media scoprono una realtà completamente diversa, in particolare per organizzazione, numero di docenti, nuovi compagni e complessità delle materie da apprendere".
I due partiti si sono soffermati in particolar modo su cinque punti principali:
Potenziare il ruolo del docente di classe, aumentando le ore di classe da una a due nel primo e nel secondo anno.
Sostenere gli allievi in difficoltà, affiancando ai docenti titolari un docente di supporto per materia.
Consolidare e potenziare il ruolo dell’italiano e della matematica, proponendo per l'italiano 5 ore in seconda media (di cui 2 di laboratorio) e 6 ore (di cui due di laboratorio) in terza media. Per la matematica 5 ore (di cui 2 di laboratorio) in seconda media.
Evitare le poche classi con effettivi massimi, correggendo le discrepanze non un con livellamente generalizzato a 22 allievi come suggerito dal Consiglio di Stato, ma con un intervento mirato là dove più classi raggiungono effettivamente il massimo stabilito dalla legge.
Favorire l'insegnamento di più materie da parte dei docenti residenti, evitando così difficoltà di adattamento per l'allievo che dalle elementari, dove è seguito da un unico o doppio docente, è confrontato con più maestri alle scuole medie.
Con queste proposte PLR e PPD sono "convinti di poter migliorare sensibilmente l'assetto attuale della scuola media in attesa di modifiche più profonde preannunciate dal DECS (Riforma 4) e dovute ad Harmos". Se condivise, i due partiti ritengono che le proposte potranno essere applicate a breve termine poiché "sono di stretta competenza del Consiglio di Stato". Secondo i due partiti l'adozione di questi provvedimenti "privilegia interventi maggiormente incisivi sulla qualità dell'insegnamento rispetto ad una indiscriminata e correzione marginale del numero di allievi per classe, che inoltre avrebbe generato costi di natura logistica sulle spalle dei comuni".
Dal punto di vista finanziario, le proposte dei due partiti supererebbero di poco il finanziamento previsto dal Governo per la riduzione del numero di allievi per classe.
Maggiori informazione stasera alle 18.45 nel Tg di TeleTicino.
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