
"Ad oggi non siamo ancora in grado di rispondere se ci sarà una riapertura". Così Giovanni Simona, il capo dell'Ufficio dei servizi di manutenzione stradali, commenta la chiusura della strada cantonale che collega la Val Colla e la Capriasca. È ai piedi della frazione di Scareglia -dove la storica frana di Lavinone in costante e lento movimento viene monitorata, anche grazie a un robot- che il progressivo cedimento della carreggiata costruita negli anni ’50 è ben visibile. Una situazione che il Cantone ha sempre saputo gestire con interventi puntuali. Fino alla scorsa settimana quando, complici le intense piogge, è scattato l’allarme: "Questa zona è monitorata di continuo da diversi anni e settimana scorsa, durante un’analisi dei dati mensili, ci siamo accorti che c’era stata un’accelerazione anomala rispetto agli spostamenti usuali che registriamo nel corso di un mese", afferma ancora Simona. "Facendo un’analisi di questi dati e discutendone internamente al Dipartimento abbiamo deciso che la situazione è talmente grave che non possiamo più assumerci il rischio di far passare il traffico".
I controlli
Traffico veicolare che sarà ufficialmente interrotto alle 21.00 di mercoledì 14 maggio, mentre da giovedì 15 maggio si procederà con un controllo minuzioso degli ancoraggi esistenti: "La prima cosa da fare è quella perché gli ancoraggi tengono insieme tutto. E se questi non tengono ci sono problemi importanti. Parallelamente faremo una perizia strutturale del manufatto. Dobbiamo capire se è ancora in grado di assorbire sollecitazioni e se potremo o no riaprire la strada. Potremmo dover costruirne un’altra o trovare soluzioni alternative, perché stiamo parlando di interventi molto costosi", sostiene il capo dei servizi di manutenzione.
Tempi di percorrenza
Le alternative, al momento, sono la strada comunale che dal villaggio di Signora scende a Maglio di Colla, molto stretta e ripida, oppure la cantonale che sale da Bogno. "Evidentemente i tempi si allungano in modo importante soprattutto per chi dalle frazioni di Scareglia, Signora o Cozzo deve andare a Tesserete", commenta Simona.
Le reazioni
D’altronde, il rischio è che crolli la strada. Una decisione, però, non a tutti gradita. L’ex sindaco di Val Colla Pierino Petralli, infatti, ha indetto la sera del 14 maggio una manifestazione contro la chiusura: "Noi qui siamo isolati, lo sapevamo che la strada è pericolosa, ma è possibile che non si possa costruire un passaggio?" chiede Petralli. A spingere per trovare al più presto una soluzione è anche la municipale di Lugano Karin Valenzano Rossi: "Per noi è un grosso svantaggio avere la strada chiusa. Naturalmente l’urgenza è comprensibile. Adesso dovremo sederci col Cantone per capire come permettere nel lungo periodo un attraversamento della valle. Una soluzione alternativa che non può essere quella di attraversare i villaggi", conclude.