Ticino
Stop 5G: se un clic accende, un clic può spegnere
Stop 5G: se un clic accende, un clic può spegnere
Stop 5G: se un clic accende, un clic può spegnere
Redazione
6 anni fa
Lettera aperta del "Gruppo Stop al 5G" al Sindaco di Locarno Alain Scherrer e al Presidente del Festival del Film Marco Solari

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del Gruppo Stop 5G della Svizzera italiana indirizzata al Sindaco di Locarno Alain Scherrer e al Presidente del Festival del Film Marco Solari:

"Gli addetti alla telefonia mobile non si arrampicano più sui pali per svolgere la loro attività, ora basta un clic sul tablet. Con un clic, dunque, è stata introdotta una nuova generazione di telefonia mobile, la quinta o 5G, coronata da mini-antenne sparse in città non certo per abbellire l’urbe.

Questa oscura tecnologia, portata ultimamente in trionfo dalla maggior parte dei media – soprattutto nelle pagine del locarnese, in particolare Locarno con il suo Festival del Film - ha il “pregio” di connettere rapidamente tutte le cose: tra l’altro, velocizzazione dei dati di trasmissione mobile, veicoli auto-pilotati, contatto in tempo reale con il frigo di casa per sapere, quando stiamo passeggiando con il cagnolino, se la panna è smontata o ancora più importante se il bébé ha lasciato tre gocce nel pannolino - verifica diretta sullo smartphone che non c’è (ancora) - seduti in Piazza Grande durante le proiezioni. Ma il cittadino comune vuole veramente questo nuovo pacchetto sorpresa firmato Swisscom, sapendo che non esistono tuttora studi scientifici seri che attestano la sua innocuità sulla salute!?" si legge nella nota.

"Le antenne 5G trasmettono infatti su alte frequenze che emettono nel campo delle microonde, e per consentire la propagazione del segnale è necessario installare mini-antenne ogni 50-100 metri. A Locarno, in Ticino, in Svizzera, in Europa, nel mondo intero non ci saranno più zone bianche per sfuggire alle radiofrequenze. Di conseguenza l’umanità verrà braccata da una tecnologia non tanto proposta, ma imposta senza che l’industria abbia investito un centesimo per la sicurezza dei suoi prodotti che, certificano gli scienziati, interferiscono su organi, tessuti, cellule e sullo sviluppo del feto già a frequenze più basse. E sulle fequenze più basse delle “vecchie” antenne che consentono l’utilizzo della telefonia mobile di seconda, terza, quarta generazione (attualmente in uso), i ricercatori di istituti internazionali in Europa e negli USA sono concordi nell’affermarne la pericolosità per la salute, dopo anni di ricerche attraverso modelli sperimentali paralleli che hanno evidenziato gli stessi scoraggianti risultati. Tra l’altro, oggi non si parla più di possibili effetti cancerogeni legati alla telefonia mobile, ma di probabili effetti cancerogeni"  dichiara il comunicato.

"Per il 5G, invece, non esiste tuttora alcuna letteratura scientifica; per questo motivo da più nazioni le richieste di moratoria per il 5G sono in aumento e anche in Svizzera alcuni cantoni e numerose città sono in allerta e si appellano al principio di precauzione. Locarno invece esulta: habemus 5 G per il Festival del Film, ossia un esperimento in vivo sui cinefili, ma soprattutto sui cittadini, che tutto l’anno si trasformano in cavie umane per il profitto dell’industria, del capitale, degli apparati militari, delle lobby.

Al Festival del Film l’invito a dissociarsi dalla procedura contaminante e anti-democratica in atto con il 5G: la settima arte rimanga pura.

La potenza della tecnologia sta diventando una pre-potenza di fatto, ma non deve diventare di diritto. Tutto ciò che si può fare non è lecito fare. C’è un punto di non ritorno che non va superato. Ciò non significa impedire il progresso tecnologico, ma ravvisarne le insidie.

E se da un lato è la tecnica a briglia sciolte a dominare la politica, dall’altro l’economia capitalistica si serve della tecnica e della politica stessa. Nel gioco subdolo delle parti, un atteggiamento politico che non vede o prefersice non vedere questa destinazione della tecnica al dominio è avviato al tracollo. Allora spegnete per favore il 5G con un clic; eventulmente riaccendetelo, qualora risultasse inoffensivo sulla base della ricerca scientifica. Che fretta c’era?".

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