
Il Municipio di Stabio ha deciso, contrariamente al parere giuridico richiesto, di negare alla famiglia Socchi l’ormai nota licenza edilizia per l’innalzamento della costruzione su Via Dogana. Una decisione questa che concede ai proprietari la facoltà di ricorrere al Consiglio di Stato. Il Governo poi, secondo la legge, dovrà concedere la suddetta licenza sconfessando l’esecutivo stabiese. Nel pomeriggio di oggi è giunta la tempestiva presa di posizione del Sindaco Davide Socchi, comproprietario dello stabile. “La decisione municipale è esclusivamente politica e strumentale. Il Municipio ha a disposizione tutti gli elementi per riconoscere che la costruzione realizzata è conforme alle norme edilizie.” Scrive Socchi. “Dopo aver speso soldi in perizie tecniche e pareri giuridici e aver permesso che il caso fosse strumentalizzato, il Municipio nell’imminenza della campagna elettorale non può però ammettere che tutto è in regola. Pertanto, esso assume una decisione illegale e arbitraria, contando che il ricorso dei proprietari sarà evaso dopo le votazioni.” “I proprietari infatti – conclude il Sindaco - interporranno ricorso per ottenere ragione davanti ad un’istanza che applica la legge. Il Sindaco non vuole un trattamento diverso da qualsiasi altro cittadino; chiede però che le leggi che valgono per tutti siano applicate anche nel suo caso.” Verosimilmente la questione quindi verrà risolta dall’esecutivo cantonale con una sanzione economica sulla forma, lasciando intoccata la sostanza, cioè la parte neo costruita della casa. Questo perché l’eccedenza in altezza più volte denunciata, che sia di venti centimetri oppure un metro, è comunque inferiore al limite legale di un piano, cioè circa 2,30 metri. È ancora atteso un comunicato ufficiale da parte del Municipio. pb
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