Ticino
Splash & Spa, un bagno di novità per festeggiare 10 anni di attività
Redazione
2 anni fa
Due nuovi scivoli, un bagno turco per famiglie e un nuovo impianto di depurazione per recuperare l’acqua. Sono gli investimenti previsti allo Splash & Spa di Rivera per celebrare il primo decennio di attività.

Il mondo turistico l’ha da subito sostenuto. Dieci anni dopo le cifre danno ragione all’intuizione avuta ormai nei primi anni duemila: creare una meta turistica aperta tutto l’anno. Sono circa 2,5 i milioni di visitatori registrati dall’inaugurazione dello Splash & Spa, passato comunque anche da nove mesi di chiusura forzata a causa della pandemia. Molti i ticinesi, ma non solo. “Il 50% dei nostri utenti sono ticinesi. I restanti provengono dalla Svizzera tedesca, da quella francese o da Lombardia e Piemonte”, spiega ai microfoni di Ticinonews la direttrice Anna Celio Cattaneo. “L’obiettivo adesso è continuare a crescere”.

Le novità

Nel 2015 venne inaugurata la palestra. E ora, per festeggiare il compleanno tondo, sono previsti ulteriori investimenti per ampliare ancor più l’offerta. “Andremo a fare anzitutto a migliorare il divertimento, potenziando gli scivoli, che passeranno da cinque a sette”, prosegue Celio Cattaneo. Un ulteriore miglioramento toccherà il settore benessere “e riguarderà anche famiglie e bambini piccoli, non solo gli utenti della Spa. Faremo un bagno turco nella cupola principale”. E per quanto riguarda la sostenibilità “verrà fatto un importante investimento di un depuratore dell’acqua”.

Il nuovo impianto di depurazione

Con le sue dimensioni e offerte, lo Splash & Spa ha chiaramente dovuto affrontare anche la questione energetica e idrica, sopraggiunta proprio con la fine del Covid. Già riconosciuta a livello svizzero con un certificato di sostenibilità, la struttura ha investito nel nuovo impianto di depurazione dell’acqua sopracitato per recuperarne il più possibile. “Puliamo tutta l’acqua che arriva dal lavaggio, dopodiché questa viene nuovamente trattata, disinfettata e reimmessa negli impianti di competenza”, spiega Paolo Martegani, tecnico esperto di questioni energetiche. Su 100 litri che vengono utilizzati per fare un lavaggio “non ne vengono scartati 100; 75 vengono reimmessi e solo il 25% viene scartato”. Questo, in un anno, si traduce in circa il 25-30% di utilizzo dell’acqua di rete in meno “e per noi sono cifre abbastanza importanti”.