
Era già successo nel 1985, nel 1992 e nel 1993 e tutte le volte era finita con una solenne bocciatura. Il 13 febbraio un gruppo di cittadini sangallesi, sostenuto da un’ottantina di organizzazioni attive nel benessere degli animali, ci riprova: l’iniziativa “Sì al divieto degli esperimenti sugli animali e sugli esseri umani” chiede che venga vietata qualsiasi sperimentazione su esseri viventi, compreso l’uso di animali nell’insegnamento scientifico e la sperimentazione umana. In caso di esito favorevole, entrerebbe in vigore anche il divieto di importazione di nuovi prodotti sviluppati grazie in questo modo.
Una delle normative più severe
La legge federale attualmente in vigore è considerata una delle più severe al mondo. Per ogni esperimento deve essere chiesta un’autorizzazione e occorre dimostrare che i benefici per la società sono maggiori delle sofferenze causate. Oltretutto gli esperimenti sono permessi unicamente nel caso in cui non esista una procedura alternativa. Nel 2020, secondo le statistiche dell’Ufficio federale di veterinaria, gli animali passati attraverso i laboratori svizzeri sono stati poco più di 550mila.
Favorevoli e contrari
Secondo il comitato di iniziativa numerose meta analisi dimostrerebbero che animali e umani non posso fornire previsioni affidabili per un altro essere vivente. Tra i contrari figurano invece il Consiglio federale, l’intero Parlamento, l’organizzazione ombrello delle Università, il fondo nazionale di ricerca e la Protezione svizzera degli animali. Il timore, se dalle urne dovesse uscire un via libera, è che molti medicinali non potrebbero più venire importati, tagliando fuori il nostro paese dal progresso medico mondiale.
Il confronto
A dibattere sul tema sono intervenuti nel Tg di Teleticino Cristina Clemente, responsabile dell’associazione Ig Tierversuchsverbots-Initiative Ch, e Michele Ghielmini, Capo Area Formazione, Ricerca e Innovazione dell’EOC. Per Clemente la necessità di vietare la sperimentazione sugli animali è di natura etica: “Far soffrire delle creature per motivi della ricerca non è etico”, ha dichiarato. “Inoltre ci sono diversi scienziati che sostengono l’inutilità di questi esperimenti”. Dal canto suo Ghielmini ha ricordato che l’iniziativa non chiede solo la proibizione di questi esperimenti sugli animali, ma anche sugli esseri umani. “Quando sviluppiamo delle nuove terapie, le sperimentiamo sugli esseri umani con il loro consenso e con rigidi protocolli approvati da comitati etici e con la maggiore sicurezza possibile. Prima di sperimentare sull’essere umano, vogliamo essere sicuri che sull’animale questa terapia non sia tossica o dannosa”.
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