Ticino
“Spaghetti Western al Motel Castione”
Redazione
12 anni fa
Una metafora cinematografica pronunciata dalla procuratrice Margherita Lanzillo per descrivere la rissa avvenuta al postribolo nel giugno del 2009

Dopo l’audizione di un testimone, spazio alla storia e alle arringhe. Oggi, in pretura penale a Bellinzona, dove da ieri è in corso il processo per la rissa del giugno del 2009 al Motel Castione.

Un episodio che, oltre che costare il ricovero in ospedale ad alcuni dei protagonisti, turbò non poco la popolazione spingendo le autorità a far chiudere il locale a luci rosse.

E proprio attorno al controllo del postribolo ruotavano i dissapori fra le due fazioni. Infatti, sul banco degli imputati, si trovano i tre uomini vicini alla gerenza e altri due vicini alla proprietà del bordello. Quel giorno, i proprietari intimarono lo sfratto ai gerenti, e le parole degenerarono rapidamente in botte.

Le posizioni dei singoli protagonisti sono al vaglio della pretura. Tutti dicono di essere intervenuti in difesa di sé stessi o dei propri amici ma, allo stesso tempo, tutti accusano gli altri di aver iniziato la rissa. “Sta di fatto che quella sera, il Motel Castione, si trasformò in una vera propria location da spaghetti western proprio come in un film di Sergio Leone”, una metafora cinematografica pronunciata dalla procuratrice Margherita Lanzillo. Le ha fatto eco la difesa, quella dei gerenti parlando di un “assalto alla diligenza”, quella degli amici dei proprietari parafrasando Almodovar “Signori sull’orlo di una crisi di nervi” ha detto l’avvocato Carlo Borradori.

Com’è noto l’accusa per tutti e 5 ha chiesto pene pecuniarie sospese con la condizionale. La sentenza è attesa in serata.

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