
Anche il municipale leghista Lorenzo Quadri ha commentato la notizia del grounding di SkyWork, in particolare alla luce delle molte critiche espresse in queste ore dalle forze politiche luganesi e ticinesi (vedi articoli suggeriti). "Si pensava che l'urocc incontinente che volteggiava sopra l'aeroporto di Agno si stesse finalmente allontanando, invece quanto accaduto a SkyWork conferma che purtroppo è ancora lì. Si torna indietro di una casella".
Quadri non risparmia una stoccata a chi ha criticato lo scalo e la strategia del Municipio: "Fa specie che i becchini gauche-caviar dell'aeroporto di Lugano prima siano corsi a minimizzare il ripristino del collegamento su Ginevra ("è solo una cosetta, una briciola, una pinzillacchera"); adesso che SkyWork esce di scena, passano ai toni da tragedia greca. Delle due l'una".
"Per le campane a morto è presto - conclude - malgrado a sinistra, dove da tempo si conduce una campagna anti-aeroporto (i compagni, pur di non difendere i lavoratori ticinesi, se le inventano tutte) vorrebbero tanto sentirle suonare".
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