Ticino
Sistema nomine, “giunti al capolinea”
Redazione
3 anni fa
Il procuratore generale Andrea Pagani critica il mancato accordo in Commissione giustizia e diritti per trovare il successore della procuratrice dimissionaria Piffaretti-Lanz: “Faremo fronte alle urgenze, ma non siamo noi in difetto. La responsabilità va cercata altrove”

La procuratrice pubblica Francesca Piffaretti-Lanz lascerà l’incarico a inizio luglio, ma il suo successore non è stato ancora trovato. La Commissione parlamentare giustizia e diritti non è infatti riuscita a mettersi d’accordo su uno dei quattro candidati in corsa da proporre al Gran Consiglio: i segretari giudiziari Luca Guastalla (area PS) e Caterina Jaquinta Defilippi (indipendente), l’avvocato Didier Lelais (in quota Lega) e il vicecancelliere del Tribunale penale cantonale Stefano Stillitano (di area Verde). Così il Ministero pubblico rimarrà sprovvisto di un procuratore per i prossimi tre mesi. La nomina è infatti stata rinviata a settembre e il Gran Consiglio non eleggerà nessun pp nella sessione che inizierà lunedì 20 giugno.

Una situazione scomoda per la Procura, che il procuratore generale Andrea Pagani non ha mancato di criticare dalle pagine dei quotidiani ticinesi. “La situazione è deludente. Sul sistema delle nomine in Magistratura siamo giunti al capolinea: i procuratori fanno quello che possono, ma con questi tentennamenti ci rimettono le parti e, anzi, a vincere è l’illegalità”, ha dichiarato al Corriere del Ticino.

Il pg ha comunque escluso di chiedere la nomina di un procuratore straordinario al Governo per questi tre mesi. Facoltà che gli vien concessa dall’articolo 24 della Legge cantonale sull’organizzazione giudiziaria, secondo cui “in caso di vacanza di qualsiasi seggio giudiziario o di impedimento di carattere durevole, il Consiglio di Stato può designare un supplente a ricoprire l’ufficio fino alla sostituzione o alla cessazione dell’impedimento”. Una possibilità che Pagani però non vuole chiedere. “Per due mesi e mezzo, tre mesi non avrebbe senso”, ha dichiarato a La Regione. “Oltretutto la persona designata potrebbe non essere la stessa che il Gran Consiglio dovrà prima o poi eleggere quale pp ordinario. Butteremmo quindi via soldi pubblici. Di conseguenza da luglio e per i prossimi due, tre mesi, quando avremo un magistrato in meno nella sezione dei pp dediti al perseguimento dei reati finanziari, faremo fronte alle urgenze. Tenuto conto che non siamo noi in difetto, che non è l’ufficio giudiziario che dirigo all’origine di questa situazione: la responsabilità va cercata altrove”.

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