Scuola
SISA, 1'500 firme contro l'innalzamento dei costi nelle mescite scolastiche
Ticinonews.ch
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Redazione
5 ore fa
Il SISA ha consegnato al Consiglio di Stato una petizione con 1'500 firme per fermare l'aumento dei costi nelle mescite scolastiche, denunciando un taglio di 100'000 franchi e l'austerità nel settore educativo.

1'500 firme - a maggioranza di studenti e studentesse - per la petizione intitolata “Stop all’innalzamento dei costi nelle mescite scolastiche” sono state consegnate oggi al Consiglio di Stato da una delegazione del SISA, il Sindacato Indipendente degli studenti e Apprendisti.

Prezzi delle mense in aumento

Da gennaio 2025, denuncia il Sindacato, i prezzi dei prodotti offerti nelle mescite hanno subito un aumento diretto, conseguente al taglio di 100’000 franchi deciso dal Parlamento cantonale sotto indicazione del Consiglio di Stato. "Un rincaro che, seppur apparentemente marginale, rappresenta l’ennesima misura di austerità scaturita dal cosiddetto decreto Morisoli che si aggiunge a una lunga serie di attacchi contro la scuola e la formazione pubblica: riduzione dei sussidi per i trasporti, esplosione dei premi di cassa malati, minaccia di un taglio di 460 milioni di franchi all’università e alla ricerca".

Potere d'acquisto eroso

Il governo - prosegue il comunicato del SISA - sta così "erodendo il potere d’acquisto delle giovani generazioni e di pari passo la possibilità delle loro famiglie di sostenerli economicamente". Il Ticino, viene ricordato, è infatti il cantone con gli stipendi più bassi, mediamente del 20% in meno, rispetto al resto della Svizzera. Di conseguenza, "il taglio alle mescite scolastiche è tanto più vergognoso, poiché va a esercitare pressione fiscale all’unica fascia della popolazione che non recepisce un reddito: gli studenti". Un atteggiamento che, sempre a detta del Sindacato, appare alquanto contradditorio "per un governo che elogia la qualità della sua formazione e i suoi sforzi per occuparsi del precariato giovanile.Studentesse e studenti non hanno alcuna responsabilità della situazione economica in cui versa il paese".

Un esempio concreto

Con un pranzo di sciopero organizzato al Liceo di Bellinzona a base di 30kg di pasta a 2 franchi al piatto ha inoltre voluto dimostrare che "garantire pasti accessibili senza sforare i bilanci è possibile se vi è la volontà politica. La petizione del SISA ha raccolto non solo l’adesione massiccia del corpo studentesco, ma anche il sostegno di numerosi docenti, a testimonianza di quanto la questione sia condivisa e sentita".