“Hanno nascosto spranghe di ferro e legno in ogni angolo del motel”. Parole di Graziano Sirianni, presidente della Tuttocase Sagl, che dalle pagine della Regione racconta la sua versione dei fatti sulla rissa di mercoledì al Motel Castione. Non è stato un regolamento di conti, sottolinea Sirianni, che tramite la sua società amministra il Motel. Insomma, lui non sarebbe il presunto autore della rissa di mercoledì. Anzi, la situazione sarebbe andata diversamente. “In qualità di amministratore - prosegue nel suo racconto -, con due amici calabresi residenti nella regione mi sono recato al motel per consegnare a mano le diffide al personale impiegato nel locale”. Ma qualcosa è andato storto, perché dopo la consegna della diffida i fratelli Rosamilia avrebbero aggredito Sirianni e i due amici con spranghe di ferro. Ma all’ospedale, fa notare la Regione, sono finiti gli aggressori con le spranghe e non gli aggrediti. “C’è stato un tafferuglio e non so esattamente cos’è successo - spiega a questo punto Sirianni -. Comunque le spranghe erano all’interno del locale dove i Rosamilia si sono barricati”. Secondo Sirianni la rissa sarebbe nata "dal fatto che i Rosamilia volevano il controllo del motel pur non essendo nel CdA della società". Ma a registro di commercio nella Tuttocase Sagl compare "socia e gerente con firma collettiva a due", la moglie di Gerardo Rosamilia.

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