Finanze
Sindacati in attacco: "Dall'economia proposte indecenti"
Redazione
7 ore fa
Dura replica alla ricetta della Camera di Commercio per risanare le finanze pubbliche che chiede più risparmi e meno dipendenti. Vpod, Ocst e Sit, domani riuniti in assemblea, avvertono: "O si fa marcia indietro sui tagli, o si torna in piazza".

Se dentro Palazzo delle Orsoline il tema finanziario si trova in una fase di stallo, con la Commissione della Gestione ancora alla ricerca della quadratura del cerchio, fuori non tira certo aria migliore. La proposta di riforma dello Stato annunciata venerdì dal presidente della Camera di Commercio Andrea Gehri, che in buona sostanza propone più risparmi, meno dipendenti pubblici e meno sussidi, ha fatto saltare dalla sedia i sindacati. "Abbiamo accolto con grande preoccupazione queste parole", commenta il co-segretario della Vpod Edoardo Cappelletti, che affonda: "Si tratta di un orizzonte distaccato dalla realtà quotidiana dei servizi pubblici e parapubblici che vediamo ogni giorno".

Parti sociali agli antipodi

Secondo Gehri l'imperativo è molto semplice: occorre risparmiare. In che modo?  "Attraverso il blocco delle assunzioni, la sostituzione dei pensionati solo al 50%, una riforma del sistema sanitario e una revisione dei sussidi a livello cantonale". Proposte definite indecenti dai sindacati, pronti a lottare fin dove è possibile contro il temuto smantellamento dello Stato, in particolare nel sociosanitario e nell'educazione. "Sono settori dove si soffrono turni sempre più insostenibili, si interrompono progetti socioeducativi e viene castrata la progettualità per il futuro", argomenta Cappelletti. "Laddove i bisogni aumentano, i finanziamenti dovrebbero essere adeguati di conseguenza. Quanto prospettato da Gehri è assolutamente contradditorio con i bisogni sociali del nostro territorio". Proprio tali bisogni saranno al centro domani sera di un’assemblea intersindacale con Ocst e Sit.

Sindacati pronti anche a scendere in piazza

Forti delle oltre già mille firme raccolte in pochi giorni per la petizione contro i tagli, i sindacati sono intenzionati a chiedere udienza a Governo e Gestione. E mettono già l'aut aut: "Noi siamo pronti a entrare in discussione, ma vi è un punto fermo: occorre interrompere la serie di tagli che colpisce i servizi pubblici e parapubblici", premette Cappelletti, avvertendo: "In questo contesto politico, siamo anche pronti a scendere in piazza e sui posti di lavoro per perorare le nostre rivendicazioni". Per buona pace del patto di paese perorato invece dal consigliere di Stato Christian Vitta. "Il presupposto per fare un patto di paese è che si garantiscano i servizi e le prestazioni a chi fa più fatica ad arrivare alla fine del mese", conclude Cappelletti.