
I giovani di oggi sembrano preferire di gran lunga le sigarette elettroniche usa e getta – anche chiamate “vape” o “puff” – a quelle tradizionali. Questo prodotto sembra infatti essere sempre più diffuso, anche se comporta dei pericoli esattamente quanto il normale tabacco. Un problema – scrive l’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo – che riguarda però non solo la salute dei ragazzi, ma anche l’ambiente che ci circonda: negli ultimi tempi i parchi giochi, i cortili delle scuole, così come le strade sono sempre più invasi da questo prodotto, come detto, usa e getta. I suoi aromi accattivanti e diversificati – si legge nel comunicato – sono infatti una caratteristica molto apprezzata dai più giovani, con una pubblicità che sembra essere pensata appositamente per attirare questo tipo di clientela. Per questo motivo a partire da oggi l’Associazione e la Lega polmonare ticinese hanno messo online il sito Vapefree.info: una piattaforma che offre a genitori e docenti informazioni di fondo e consigli per affrontare questo tema con i ragazzi e le ragazze.
Un’invasione di “puff”
Diversi cortili scolastici sono contaminati ormai da tempo dai diversi aromi emanati da queste sigarette elettroniche, modificando le abitudini di consumo dei più giovani. Il problema, spiega l’Associazione, riguarda il fatto che in questa fascia d’età l’uso di simili prodotti “si sta diffondendo a una rapidità allarmante: le sigarette elettroniche usa e getta sono variopinte e accattivanti, fanno tendenza, sono proposte in una vastissima gamma di sapori e possono essere acquistate con estrema facilità”. A questo va aggiunto che il loro costo è decisamente inferiore rispetto a un normale pacchetto di sigarette, ma quello per la salute rimane comunque elevato, proprio come il prezzo che deve pagare l’ambiente con tutti gli scarti lasciati per le strade.
Cosa contengono
Le sigarette elettroniche usa e getta sono dispositivi preconfezionati che non richiedono ricarica o riempimento (progettate quindi per essere utilizzate una sola volta e poi buttate). Queste contengono una batteria, una cartuccia di liquido aromatizzato e, nella maggior parte dei casi, forti dosi di nicotina. Fumando questa sigaretta, inoltre, non si crea un “innocuo vapore acqueo, ma un aerosol che contiene un cocktail chimico di sostanze spesso poco conosciute e potenzialmente tossiche, quali metalli pesanti e altro ancora". Negli ultimi tempi si è osservato che la problematica riguarda anche il fatto che i giovani “non capiscono la differenza tra i vari dispositivi e i rischi che essi comportano”. Insomma, l'aerosol delle sigarette elettroniche non è innocuo “e anche se le sigarette elettroniche sono considerate meno dannose delle sigarette tradizionali, ci sono comunque gravi preoccupazioni sulla loro sicurezza”. Alcuni studi hanno evidenziato rischi per la salute polmonare, cardiovascolare e del sistema respiratorio associati all'uso di sigarette elettroniche. “È importante incoraggiare i giovani a comprendere che, anche se i rischi potrebbero sembrare minori rispetto alle sigarette tradizionali, non sono per niente privi di rischi”.
Quali rischi
La maggior parte delle sigarette elettroniche contiene, come detto, nicotina a dosaggi variabili, “ma i giovani non ci fa caso e sono confusi, poiché sugli imballaggi si trovano indicati livelli di nicotina sia in mg/ml, che in percentuale oppure in numero di tiri (puff)”. I prodotti disponibili sul mercato contengono un serbatoio limitato legalmente a 2 millilitri di liquido ad una concentrazione di 20 milligrammi al millilitro (spesso indicato come 2%), “che corrisponde al livello massimo autorizzato, vale a dire una dose di nicotina già molto forte”. Questi dispositivi permettono di fare tra i 600 e gli 800 tiri (puff), cioè un equivalente di 45 o 60 sigarette classiche. Oltre al fatto che la nicotina induce a una forte dipendenza, la sua esposizione durante l'adolescenza può:
- Danneggiare lo sviluppo del cervello, che si protrae fino a circa 25 anni
- Influenzare l'apprendimento, la memoria e l'attenzione
- Aumentare il rischio di dipendenza futura da altre sostanze
- Aumentare la probabilità di passare al consumo di sigarette convenzionali
- Attrarre ragazzi sempre più giovani grazie ai molteplici aromi aggiunti alle sigarette elettroniche, come mango, caramella, cioccolato, biscotto…
Ora l'Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT Svizzera) e la Lega polmonare ticinese hanno deciso "di dire basta. Poiché purtroppo non esiste un quadro legale che disciplini con la necessaria severità la vendita e il consumo di questi prodotti nocivi, le due organizzazioni hanno inaugurato il sito web, come detto destinato a genitori e a docenti che vorranno informarsi ed essere attivi. L'obiettivo è fornire informazioni di prima mano e strumenti per agire in modo preventivo".