Ticino
Sicurezza, “Tutto secondo programma”
Redazione
3 anni fa
Così il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi presente all’URC a Lugano: “Meglio di così non si poteva partire, la nostra flessibilità non è ancora stata richiesta”

La gestione della sicurezza dell’URC a Lugano, affidata al Canton Ticino, sta avvenendo secondo i piani prestabiliti. A confermarlo è il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi, intervistato da Ticinonews.

“La situazione è abbastanza tranquilla, chi doveva arrivare è arrivato. Meglio di così non si poteva partire” ha precisato Cocchi. Non c’è stato dunque nessun fuori programma da risolvere: “Quello che era stato pianificato è stato messo in atto e la nostra flessibilità non è ancora stata richiesta”.

Un grande lavoro di coordinazione
Dietro l’organizzazione dell’URC c’è un grande lavoro di collaborazione con molte forze locali e nazionali. “La collaborazione a livello svizzero funziona molto bene, partendo dal Ticino dove la Polizia Cantonale e le Polizie Comunali sono per qualche giorno sotto lo stesso tetto.

Diversi mesi di pianificazione
La sicurezza dell’URC è una una macchina organizzativa importante che richiede sempre e comunque una grande flessibilità. “Nella pianificazione - spiega Cocchi - la cosa più importante è definire quali sono gli obiettivi principali e quali sono gli immobili da mettere in sicurezza. Nell’arco dei mesi bisogna in seguito capire quali sono le personalità che giungono all’evento. Grazie al lavoro di coordinazione con la Polizia federale vengono infine definiti quali sono gli uomini e i mezzi necessari”.

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