Ticino
Siccità e guerra minano la produzione di latte
Redazione
3 anni fa
Gli allevatori sono confrontati con un interminabile periodo di scarse precipitazioni e l’aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti

Sono sempre più gli allevatori preoccupati e confrontati con un interminabile periodo di scarse precipitazioni, che lascia poco di che sperare per la stagione alpestre. Andrea Bizzozero è vicepresidente della federazione ticinese dei produttori di latte e domani si riunirà in assemblea. I colleghi di Teleticino gli hanno chiesto una sintesi del momento che sta vivendo il settore.

“Una situazione drammatica”
“Se guardiamo le ultime precipitazioni di rilievo, dobbiamo tornare al mese di settembre. In quasi 150 giorni ha fatto circa 15mm di acqua. È una situazione veramente drammatica. La gente probabilmente non si rende conto della situazione che stiamo vivendo in questo periodo. Non c’è più acqua quasi da nessuna parte. Sulle montagne non c’è neve, anche nei prossimi mesi quando ci saranno i carichi degli Alpi non so cosa può succedere. Si tratta di una situazione difficilissima”, spiega Bizzozzero.

Natura in ritardo
La natura è in ritardo di tre settimane a causa della penuria idrica. “In un periodo del genere, soprattutto l’erba seminata, dovrebbe essere alta almeno il doppio. Se andiamo nella Riviera, un po’ in montagna, la situazione è fuori controllo: non si muove niente. Gli altri anni in questo periodo iniziavamo a falciare. Ma ora il quantitativo di erba presente nei prati è veramente poco”. Ed oltre ai problemi idrici, che difficilmente verranno risolti con le precipitazioni annunciate per questa settimana, si è aggiunto anche il rincaro del prezzo dei prodotti a causa della crisi ucraina. “Non c’è una cosa che non è aumentata di prezzo: dal concime ai concentrati per le mucche, al diesel, alla plastica. Non c’è una buona notizia, non c’è un posto dove vai e il prezzo è uguale”, sottolinea Bizzozzero.

Aumenta il prezzo del latte
“Anche il prezzo del latte è aumentato ma i nostri prodotti li vendiamo praticamente allo stesso prezzo anche se nel latte adesso c’è un aumento di cinque centesimi, ma non compensa neanche minimamente la situazione”, aggiunge. Un aumento del prezzo del latte previsto da tempo che non basterà a far sparire le nubi che si stanno addensando sugli alpeggi.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata